Settembre 2021

Situazione attuale

SIRIA

Nel mese di settembre Iran, Giordania, Libano, Siria ed Egitto hanno raggiunto un accordo per l'invio di gas in Libano.
Il 28 settembre la Giordania ha riaperto completamente il suo principale valico di frontiera con la Siria per rilanciare le economie in difficoltà.
Mentre la Siria stringe accordi con i Paesi limitrofi, Karen Koning AbuZayd, membro della Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sulla Siria, che indaga sui crimini di guerra, ha affermato che la Siria non è un Paese adatto per il ritorno dei suoi rifugiati.
Il 7 settembre Amnesty International ha pubblicato un Report di denuncia "You're going to your death" in cui vengono denunciate le violazioni a cui le forze governative hanno sottoposto i siriani che sono tornati dopo aver cercato rifugio all'estero, tra cui detenzione, violenza sessuale, sparizione e tortura, con accusa di terrorismo e tradimento al regime. Questo si verifica mentre alcuni Stati, tra cui Danimarca, Svezia e Turchia, spingono i rifugiati siriani a ritornare in Patria definendo la Siria un Paese sicuro. Dopo 10 anni la guerra ai civili siriani non è ancora finita.

All'inizio del mese si sono verificati una serie di attacchi condotti dal governo e dai suoi alleati nella regione di Idlib, prendendo di mira scuole e ospedali. L'1 settembre è stata raggiunta una fragile tregua nella città di Daraa al-Balad -sud di Damasco- dopo mesi di combattimenti. Tuttavia l'accordo è crollato dopo poco e Deraa è stata oggetto di bombardamenti governativi su larga scala da sabato 4 fino a domenica 5. Un nuovo accordo è stato raggiunto e l'8 settembre l'esercito siriano ha ristabilito il controllo sulla città di Daraa al-Balad. L'ONU ha emesso un nuovo bilancio delle vittime della guerra in Siria di almeno 350.209, sottolineando che si tratta di un numero minimo verificabile, ed è certamente un inferiore al numero effettivo.
Il Paese, devastato dalla guerra, si trova ad affrontare una nuova ondata di infezioni da COVID-19 sia nelle aree controllate dal governo che nel territorio al di fuori del controllo statale. Gli operatori sanitari affermano che finora il Paese ha somministrato solo 440.000 dosi di vaccini COVID, immunizzando solo una piccola parte degli oltre 18 milioni di abitanti.

LIBANO

Nel mese di settembre la crisi economica ha provocato un ulteriore aumento dell'inflazione, ora tra le più alte a livello mondiale. Anche i prezzi dei beni di prima necessità sono aumentati ulteriormente. I proprietari terrieri, per l'inaccessibilità all'acquisto di sementi e pesticidi, sono stati costretti a lasciare i loro terreni incolti. Questo avrà evidentemente ripercussioni sull'economia dei prossimi mesi. Sul piano politico la recente novità è stato l'instaurarsi del governo Mikati, il quale si è già messo in moto per far fronte alla crisi economica. Oltre all'apertura di contrattazioni con il Fondo Monetario Internazionale, il 16 settembre, autocisterne cariche di carburante hanno toccato le coste libanesi; questo sostegno dall'estero ha contribuito ad alleviare la tensione alle pompe di benzina.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

A settembre sono arrivate tre nuove volontarie e altre tre persone sono tornate in Italia. Nell'arco del mese il gruppo si è spostato frequentemente, in primis nella regione della Beqaa. Per alcuni giorni i volontari sono stati ospiti di una famiglia siriana di una località vicino a Zahle. La famiglia ha infatti chiesto al gruppo di trascorrere del tempo presso il campo perché non si sentiva al sicuro a causa di alcuni problemi riguardo la proprietà del terreno su cui sorgono le loro tende. I volontari hanno potuto condividere con la famiglia tantissimo tempo, entrando nella loro quotidianità. Il mese di settembre è stato anche tempo di nuove speranze: con la riapertura dei Corridoi Umanitari le volontarie sono state impegnate nell'accompagnamento delle famiglie a Beirut per i colloqui pre-partenza. In previsione dell'inverno il gruppo ha anche organizzato alcuni lavori strutturali per il miglioramento della tenda, che verranno portati a termine nel mese di ottobre coinvolgendo alcuni abitanti del campo.
Grazie agli incontri e gli scambi che in questo mese la Colomba ha avuto con attiviste siriane e libanesi, ha potuto cogliere più in profondità e sotto altre sfaccettature lo spirito di questo tempo, difficile e mutevole, in cui il Paese si trova da circa due anni ormai.

La Proposta di Pace per la Siria

Maggiori info: www.operazionecolomba.it/noisiriani/