Novembre 2021

Situazione attuale

SIRIA

In Siria il governatorato nord-occidentale di Idlib continua ad essere obiettivo dei raid aerei di Damasco e del suo alleato, Mosca: da giugno ad ora, sarebbero 85 i soli bambini uccisi dai bombardamenti. Dal punto di vista politico a novembre si sono svolte una serie di azioni diplomatiche che fanno pensare ad un processo di normalizzazione nei rapporti tra mondo arabo, comunità internazionale e governo di Bashar Assad: pessima notizia per chi aspetta giustizia o vorrebbe tornare nelle proprie case.

LIBANO

Il mese di novembre è iniziato con una manifestazione delle famiglie delle vittime dell'esplosione al porto di Beirut che ormai, ogni 4 del mese, si riuniscono per chiedere chiarezza a un sistema di giustizia che ancora non ha saputo dare risposte sui responsabili.
Per tutto il mese si è poi prolungata la crisi diplomatica tra Libano e Paesi del Golfo che ha provocato tensioni politiche interne. Sono state inevitabili le ripercussioni sui giovani libanesi che in tempi normali avrebbero visto nei Paesi del Golfo una porta d'accesso, ora chiusa, per nuove possibilità lavorative.

Una parziale apertura, però, è sembrata arrivare da parte del Kuwait il quale si è detto disponibile a rilasciare nuovamente visti turistici e commerciali.
A livello ambientale sono stati registrati centinaia di incendi dolosi in tutto il Paese con la regione di Akkar come epicentro, mentre con il razionamento dell'elettricità e i generatori attivi 24h su 24, il livello di inquinamento dell'aria è decuplicato.
Per quanto riguarda la situazione Covid-19 si registra un generale aumento dei casi, sui 1000 al giorno, di cui l'80% sono non vaccinati.
Sul versante migranti le autorità nazionali hanno ordinato alle agenzie di viaggio libanesi di non promuovere più la Bielorussia come destinazione per i siriani, libanesi e iracheni, che continuano a tentare di entrare in Europa tramite la via balcanica.
A livello interno la situazione rimane molto instabile. È stato annunciato un taglio ai sussidi ai meno abbienti per quanto riguarda cibo e medicine che, con l'aumento costante dei prezzi e la difficoltà a reperire medicine e carburante, non fa che incrementare il divario sociale. L'UNICEF ha lanciato un allarme sulle condizioni di malnutrimento dei bambini libanesi e numerose critiche sono giunte al governo da parte del delegato ONU per i Diritti dell'uomo per le condizioni di vita della popolazione e la mancanza di riforme necessarie per evitare il collasso sociale.
Nel weekend è stato raggiunto il record negativo di 1$ pari a 25.000 lire libanesi e questo ha portato a una mobilitazione generale contro il deterioramento delle condizioni di vita e la corruzione delle autorità: il 29 novembre sono state bloccate strade, incendiati copertoni e rovesciati cassonetti tra Beirut, Tripoli, Sidone e la regione di Akkar, costringendo le scuole a chiudere.
A livello di politica estera è importante riportare che oltre a Stati Uniti e Israele, anche l'Australia ha ora classificato Hezbollah come "organizzazione terroristica", mentre il governo di Bogotà, dopo una serie di inchieste interne, ha annunciato un maggior monitoraggio delle attività illecite di Hezbollah in Colombia.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Per i volontari di Operazione Colomba sul campo, il mese di novembre è passato ricco di incontri, visite e momenti importanti all'insegna del caldo, del sole e del bel tempo.
I volontari hanno continuato a coltivare le relazioni con le famiglie del campo e dintorni, visitandoli e condividendo con loro tè, caffè, pasti e la preparazione delle Magduse, una conserva di melanzane sottolio, tipicamente preparata in grandi quantità in questo periodo.
Numerose sono state anche le visite nella tenda dei volontari; anche un topolino ha esplorato in lungo e in largo e apprezzato la cucina. Per fortuna, dopo aver aggiunto un'ulteriore telo fuori la tenda e chiusi tutti i buchi, non si è fatto più vedere.
Da ogni persona con cui si parla, siriana o libanese, emerge una forte preoccupazione per il futuro e una certa sfiducia nel miglioramento della situazione. Inoltre, l'incertezza e la precarietà sono accentuate dall'inverno e dal freddo in arrivo.
A metà mese i volontari hanno trascorso una settimana in Beqaa, dove hanno incontrato attivisti locali e visitato nuove famiglie e campi. In questo modo è stato possibile espandere la rete di conoscenze e apprendere le difficoltà e i bisogni delle persone che vivono lì. I campi generalmente sono molto grandi, contengono alti numeri di persone e non sono frequentemente visitati da organizzazioni locali o internazionali. Inoltre i grandi spazi, l'esposizione al vento e l'altitudine rendono la zona molto più fredda dell'Akkar.
Evento centrale del mese sono stati i Corridoi Umanitari!
A inizio novembre i volontari hanno accompagnato alcune famiglie in ambasciata per i colloqui e a fine mese ne sono partite quattro. La partenza è stata vissuta con gioia e serenità, sia da parte dei partenti che dei volontari, anche perché sono venuti dall'Italia sei rappresentanti delle accoglienze per alcuni giorni e hanno poi accompagnato le famiglie durante il viaggio.

La Proposta di Pace per la Siria

Maggiori info: www.operazionecolomba.it/noisiriani/