Febbraio 2022

Situazione attuale

SIRIA

A metà febbraio i raid russi contro alcune postazioni dello stato islamico, sono ripresi nella zona tra la città di Hama e l’Eufrate. Nello stesso periodo, nei territori a nord-ovest sono ripresi scontri ad arma da fuoco fra insorti e forze governative siriane, in cui hanno perso la vita alcuni civili.
In questo quadro, la Russia ha schierato i bombardieri a lungo raggio e jet da combattimento nella sua base aerea di Hmeimim, nel Nord-Ovest del Paese. I mezzi sono funzionali a esercitazioni navali nella regione del Mediterraneo Orientale.
La solida alleanza siro-russa è stata confermata negli ultimi giorni con il forte sostegno per le operazioni militare russe in Ucraina espresso da Bashar al-Assad.
Secondo l’Osservatorio nazionale per i Diritti Umani, nel mese di febbraio sono morte più di 300 persone, di cui 161 sono civili. Le vittime di questo conflitto decennale non sono dovute solo agli scontri militari, ma anche alla carenza di cibo, alle torture subite nelle prigioni siriane, altre ancora alla situazione sanitaria ed economica in cui versa il Paese.

Per protestare contro questa situazione, qualche centinaio di attivisti è sceso in piazza, a Sweida, una città a maggioranza drusa nel Sud-Ovest del Paese.
A metà mese ha avuto luogo la visita a Damasco di Geir Pedersen, inviato speciale ONU per la Siria, che ha incontrato il Ministro degli esteri Siriano per discutere dell’andamento dei colloqui del comitato costituzionale. Il comitato, formato da rappresentati del governo, delle opposizioni in esilio e da una rappresentanza della società civile, si è incontrato per la sesta volta a Ginevra ma ha avuto un esito fallimentare sulle trattative, dovuto al rifiuto da parte del governo siriano di discutere emendamenti all’attuale costituzione.
La crisi ucraina potrebbe avere ripercussioni sulla situazione del Paese. Il 2 marzo infatti, il dipartimento di Stato americano ha convocato un incontro di coordinamento con i Paesi alleati degli Stati Uniti nel conflitto in Siria per discutere della situazione nel Paese alla luce dei risvolti della crisi in Ucraina.

LIBANO

Il 28 febbraio il generale italiano Stefano Del Col, in carica dal 2018, ha lasciato il comando al collega spagnolo Aroldo Lazaro Saenz alla guida di UNIFIL, la missione ONU schierata a ridosso della Linea Blu di demarcazione tra Libano e Israele, dove la situazione rimane in un precario equilibrio.
Nel corso del mese, il Ministro degli Interni libanese Bassam Mawlawi ha annunciato a Beirut che le autorità hanno sventato tre piani di attacco da parte dell'Isis. Mawlawi fa parte di un governo dominato dagli stessi Hezbollah che fondano la propria legittimità, oltre che sulla lotta a Israele, sulla presunta minaccia da parte di gruppi radicali sunniti come l'ISIS. Secondo analisti locali, questa dichiarazione è stata una semplice mossa propagandistica a vantaggio di Hezbollah.
Il leader maronita Frangié e probabile candidato alle prossime presidenziali di ottobre 2022, ha affermato che chiunque sarà il successore del Presidente Aoun, non sarà un Presidente ostile a Hezbollah, suo alleato sciita e zoccolo duro politico e militare del governo.
All’inizio di febbraio, un rapporto dell’Economist ha classificato il Libano tra i Paesi governati da regimi autoritari.
Sul fronte dei profughi siriani, le rigide temperature invernali continuano a pesare particolarmente, come dimostra il fatto che il 21 febbraio un grave incendio si è verificato presso un campo profughi nella Valle della Bekaa. La protezione civile libanese è riuscita a domarlo ma sono stati riportati vari casi di asfissia.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Nel corso del mese, per la prima volta dall’inizio della pandemia, le volontarie di Operazione Colomba si sono trovate ad affrontare i primi due contagi da COVID-19 all’interno del gruppo. L’esperienza di isolamento ci ha fatto sentire ancor più forte l’urgenza di stare accanto alle persone e ci ha fatto vivere gli incontri successivi con intensità. Nel corso del mese è inoltre continuato l’impegno dei volontari a fianco della Comunità di Sant’Egidio per la realizzazione del prossimo Corridoio Umanitario.

La Proposta di Pace per la Siria

Maggiori info: www.operazionecolomba.it/noisiriani