Aprile 2022

Situazione attuale

Siria
Persiste, da parte di Mosca, il reclutamento in territorio siriano a sostegno dell’esercito russo nel conflitto in Ucraina.
Alcuni raid aerei condotti dalle forze armate russe in aree della Siria sotto influenza turca hanno violato la tregua in vigore con la Turchia. Quest’ultima ha di conseguenza chiuso l’accesso allo spazio aereo previsto per i veicoli russi in transito verso la Siria.
Con l’innalzamento dei prezzi dovuto alla guerra in Ucraina, gli aiuti alimentari previsti per le famiglie residenti nel nord-ovest della Siria dal World Food Program dell’ONU sono stati ridotti.
Nella seconda metà di aprile, si sono registrati ulteriori raid aerei israeliani sul territorio siriano aventi come obiettivi le postazioni militari legate all’Iran: in un’incursione aerea nei pressi di Damasco si sono contati nove morti.
Nell’area del Deir Ez Zor, lo Stato Islamico ha coordinato un attacco in cui diverse persone sono rimaste uccise, generando preoccupazioni circa il riemergere della sua presenza nel nord-est della Siria. Per contrastare gli ultimi movimenti dell’Isis, la Russia ha dispiegato una serie di bombardamenti aerei nel triangolo compreso tra Raqqa, Aleppo e Homs. Alcune proteste antigovernative organizzate ad As-Suwayda, nonostante la repressione vigente nel Paese, hanno condotto a sanzioni economiche dirette alla città che le aveva promosse.

Libano
Si conclude in questo mese il programma semestrale di aiuti stanziato dall’ONU a sostegno della sistema sanitario libanese, il quale ne ha beneficiato in termini di distribuzione di benzina e acqua. La situazione di crisi finanziaria perdura, portando la lira libanese a perdere oltre il novanta per cento del suo valore rispetto al dollaro. Contestualmente, il parlamento spinge verso l’approvazione di una legge sul controllo del capitale, nonostante le proteste e manifestazioni messe in atto dai cittadini. Secondo una stima, oltre l’ottanta per cento dei libanesi si trova oggi a vivere al di sotto della soglia di povertà e circa la metà dei residenti in Libano desidera lasciare il Paese. A Tripoli un’imbarcazione che trasportava illegalmente migranti siriani, libanesi e palestinesi ha tentato di prendere il largo nella notte del 23 aprile, per poi affondare in circostanze incerte; in sei hanno perso la vita e quarantotto sono stati soccorsi. Nei giorni successivi è stata aperta un’inchiesta per determinare le cause del naufragio; nel mentre si sono verificati disordini a Tripoli e sono stati organizzati dei sit-in a Beirut e Sidone. In questa occasione i politici libanesi sono stati accusati di essere responsabili del collasso economico del Paese che ha portato oltre 1.500 persone ad intraprendere la via del mare dall’inizio del 2021. Il governo libanese ha successivamente dichiarato l’impossibilità di rilascio e rinnovo di passaporti, dovuta a un’assenza di fondi per finanziare i servizi di stampa; le richieste di passaporti da parte dei libanesi sono cresciute esponenzialmente negli ultimi due anni. Il Paese è attraversato da tensioni in vista delle imminenti elezioni legislative, alcuni scontri vedono contrapporsi la nascente opposizione ai partiti tradizionali. Quest’ultimi vengono accusati dai candidati rivali di boicottarne le campagne, denunciando minacce e attacchi. La presenza dei profughi siriani nel Paese è tra le questioni centrali e divisive affrontate dagli esponenti politici per costruire il proprio consenso elettorale. Il sud del Libano infine, resta territorio coinvolto nell’opposizione a Israele sul quale si alternano scambi di colpi di artiglieria da ambo le parti.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Ad aprile si è svolto il Ramadan, mese sacro per i musulmani. I tempi e i ritmi della quotidianità sono rallentati, scanditi dalle ore diurne di digiuno e da quelle notturne di ritrovo e socialità. Abbiamo avuto modo di condividere con i profughi siriani del campo i pasti messi in tavola nonostante le difficoltà economiche attraversate in questo momento. In alcuni campi sono arrivati aiuti occasionali per sostenere la preparazione degli Iftar delle famiglie siriane e in prossimità della festa dell’Eid, con la quale si conclude il mese di Ramadan, è stato possibile acquistare vestiti nuovi per i bambini con dei buoni messi a disposizione dalle associazioni. Durante questo periodo, alle condizioni di precarietà ed instabilità legate alla vita nei campi profughi, si è aggiunta la stanchezza fisica e mentale causata dal digiuno. In questo quadro, inoltre, sono ripresi i raid organizzati dalle forze armate libanesi nei campi profughi siriani nel nord del Libano, a dimostrazione del progressivo deterioramento della situazione sociale tra autorità libanesi e profughi siriani, in continuità col periodo precedente all’emergenza sanitaria e in vista delle prossime elezioni nel Paese. Proseguono gli incontri con attivisti e associazioni sul campo e continua l’impegno dei volontari per accompagnare alcune famiglie siriane verso i prossimi Corridoi Umanitari previsti per la fine di Maggio.

La Proposta di Pace per la Siria

Continua l’impegno dei volontari e delle volontarie del progetto Libano per quanto riguarda la Proposta di Pace dei Profughi Siriani.
Per maggiori info: www.operazionecolomba.it/noisiriani