Luglio 2022

Situazione attuale

Siria

Negli ultimi mesi la Siria sta soffrendo la difficoltà dei governi occidentali e turco di tenere in piedi il meccanismo delle consegne transfrontaliere di aiuti umanitari. L'accordo, che da otto anni consente all'Onu di inviare aiuti tramite la Turchia, da cui dipendono circa quattro milioni di civili, sembra essere scaduto. La causa è il veto di Mosca che accetterebbe il rinnovo per sei mesi soltanto se l'unico valico interessato fosse quello di Bab al Hawa, tra la Turchia e la regione nord-occidentale di Idlib, fuori dal controllo governativo siriano e sotto influenza turca. Continuano i raid aerei sul territorio siriano.

Nella seconda metà di luglio 7 civili sono rimasti uccisi a causa di un attacco russo nel nord della Siria, nel villaggio di Al-Jadidah.

Ancora una serie di raid aerei e di artiglieria turchi sono stati compiuti fra il 28 e il 29 luglio nel nord della Siria contro postazioni di miliziani curdi e arabi della coalizione a guida del Partito dei lavoratori curdi (Pkk), sostenuto dagli Stati Uniti. Gli attacchi sono avvenuti lungo la fascia di territorio frontaliero a est dell'Eufrate, in un'area dove sono presenti anche militari russi, statunitensi e soldati governativi siriani.

Spostandoci verso sud la tensione resta alta, il 22 luglio un raid aereo attribuito a Israele ha ucciso, nei pressi della capitale siriana Damasco, 8 persone fra membri di Hezbollah, ufficiali dei Pasdaran iraniani e militari governativi siriani.

Fra il 28 e il 29 luglio, secondo attivisti e media siriani, almeno 17 persone sono state uccise e decine ferite nella provincia meridionale siriana di Sweida in due villaggi della provincia a maggioranza drusa, durante alcuni scontri tra residenti armati e bande allineate con le agenzie di sicurezza del governo.

Da evidenziare inoltre la dichiarazione del Ministro turco il quale ha sottolineato quanto sia necessario aggiornare l'accordo sulla migrazione del 2016 con l'Unione Europea secondo cui l'UE finanzia la Turchia per la gestione dei migranti in cambio di un impegno da parte di Ankara a tenere chiuse le frontiere a coloro che tentano di entrare illegalmente in Europa, fra cui i siriani. La Turchia ospita un numero rilevante di siriani, circa 3 milioni e 700mila.

Infine riportiamo la notizia del rimpatrio in Francia di 35 bambini e 16 madri dai campi curdi nel nord est della Siria dove erano detenuti i familiari di sospetti jihadisti dell'Isis: fra le donne anche Émilie Konig accusata di essere una sorta di "reclutatrice" di nuovi jihadisti per l'organizzazione terroristica e considerata una delle donne jihadiste più note di Francia. Tuttavia sono circa 250 i bambini con passaporto francese e un centinaio di madri rimasti nei campi di prigionieri jihadisti in Siria dopo l'operazione di rimpatrio.

Libano

Il mese di luglio si è aperto con il rimpasto di governo che ha confermato Miqati come Primo Ministro del Libano e sostituendo solo cinque dei ventiquattro ministri del governo precedente. Le forze libanesi di Geagea e le Falangi di Sami Gemayel hanno boicottato le consultazioni per il nuovo governo, inasprendo la crisi politica che sembra diventare sempre più caratterizzata da un settarismo dei vari attori. Il mandato del Presidente della Repubblica, Michel Aoun, scadrà ad Ottobre. In caso di eventuali posticipazioni delle elezioni presidenziali, sarà proprio il Consiglio dei Ministri ad assumere le funzioni politiche del Presidente della Repubblica.

Intanto continuano i tentativi di numerosi migranti di arrivare in Italia “via mare”. Il 1° luglio più di 120 persone (libanesi, siriani e palestinesi) hanno tentato di raggiungere le coste italiane con una barca improvvisata, partendo dalla costa di el-Abde (Akkar). Sono stati salvati dalla guardia costiera greca. La questione legata ai profughi si conferma tema centrale dell’agenda politica di governo: il ministro per gli sfollati, Charafeddine, ha suggerito di istituire un comitato tripartito con rappresentanti del governo libanese, siriano e dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per discutere di questo tema. Il ministro si è recato in Siria per concordare i termini dell’accordo che consisterebbe nel rimpatrio di 15.000 rifugiati siriani al mese.

La tensione resta alta e si registrano numerosi casi di violenza contro profughi siriani. Numerose le testimonianze di aggressioni durante la festività dell’ Eid al-Adha. A Tel Hayat (Akkar) si è verificato un incendio di un campo profughi siriani, in seguito all’uccisione di un libanese. La vendetta libanese ha provocato l’incendio del campo e l’evacuazione di tutti gli abitanti.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Nel mese di Luglio i volontari sono rientrati al campo di Tel Abbas, hanno ripreso le visite alle famiglie siriane del campo e ai vicini Libanesi.

Nei giorni dell’Aid el-Adha hanno trascorso le celebrazioni al campo e una giornata in particolare è stata trascorsa con la famiglia di Mohammad:

Negli ultimi giorni si è conclusa con grande successo la campagna "Un aiuto per il cuore di Mohammad". Grazie ai vostri preziosi contributi la settimana prossima Mohammad si sottoporrà ad un ecocardiogramma a seguito del quale il medico deciderà quando operarlo. Probabilmente la settimana successiva.

Abbiamo parlato con lui, ha paura naturalmente, ma è estremamente grato dell’opportunità di potersi sottoporre all’intervento e così, inshallah (se Dio vuole), poter partecipare attivamente alla vita di sua moglie e dei suoi figli.

Vi terremo aggiornati nelle prossime settimane, nel frattempo un grande ringraziamento da noi volontari di Operazione Colomba e grazie soprattutto da Mohammad e dalla sua famiglia!

I volontari sono inoltre riusciti ad andare nella valle della Beqaa dove sono stati ospitati da alcuni amici siriani e attivisti per i Diritti Umani.

La Proposta di Pace per la Siria

Continua l’impegno dei volontari e delle volontarie del progetto Libano per quanto riguarda la Proposta di Pace dei Profughi Siriani.
Per maggiori info: Sito sulla Proposta di Pace.