Agosto 2022

Situazione attuale

Siria

Il fronte turco non sembra pronto al dialogo e il confine rimane caldo. Il 19 agosto un attacco aereo ha colpito la zona centrale della città di al-Bab nella provincia di Aleppo. I caschi bianchi (organizzazione umanitaria) hanno riportato 14 civili rimasti uccisi e 30 feriti. Nelle ultime settimane di agosto gli attacchi aerei si sono intensificati contro postazioni del Partito dei lavoratori curdi (Pkk) nel nord della Siria. A seguito di un raid alla sede della Sicurezza militare del governo siriano a Tell Rifaat, tre civili sono rimasti uccisi e 8 feriti. Nel contesto della negoziazione tra Iran e Stati Uniti per il nucleare iraniano, negli ultimi giorni si sono intensificati i botta e risposta militari.
Sul fronte israeliano numerosi missili sono stati diretti verso Damasco e lungo la costa della provincia di Tartous. Ennesimi raid hanno colpito invece una grande struttura militare ad ovest nell'area di Masyaf facendo esplodere un deposito di missili per i combattenti sostenuti dall'Iran. Secondo l'OSDH l'attacco è fra i più intensi degli ultimi anni.
I rapporti continuano invece a consolidarsi con la Russia. Dopo il riconoscimento dello scorso 29 giugno della "indipendenza e sovranità" delle due repubbliche Donetsk e Lugansk coinvolte in prima linea nell'invasione russa dell'Ucraina, il ministro degli esteri siriano, Faysal al Miqdad, in questi giorni in Russia, ha annunciato lo scambio di ambasciatori tra il governo siriano e quelli delle due (autoproclamate) repubbliche del Donbass. Inoltre la Russia sta inviando missili di difesa aerea S-300 dalla Siria per potenziare le difese aeree in vista della guerra con l'Ucraina. Per quanto riguarda invece l'UE, questa ribadisce di non voler portare avanti alcun tipo di normalizzazione con la Siria e di mantenere le sanzioni imposte finché quest'ultima non presenterà un piano politico e di sviluppo credibile. Gli strascichi di tali alleanze e rotture si ripercuotono come sempre sui civili inermi, anche questo mese di agosto il bilancio di civili rimasti uccisi fra i raid sono numerosi. Inoltre, come è tristemente noto, le violenze del regime siriano non risparmiamo neppure i minori. È di pochi giorni fa la notizia di Saleh Ahmad Saleh, ragazzino di 14 anni, arrestato dalla polizia di Aleppo perché accusato di furto e dopo pochi giorni ucciso in prigione. Nonostante gli evidenti segni di tortura sul corpo, la polizia ha archiviato la morte come suicidio. 

Libano

Agosto si è aperto con l’annuncio dell’arrivo di 26.000 tonnellate di mais provenienti da Odessa nel porto di Tripoli. Le autorità libanesi hanno rifiutato l’acquisto a causa del “ritardo della consegna” e il carico è stato rivenduto alla Turchia. Proseguono le trattative per la riserva del gas naturale di Karish. Il premier israeliano ha ricevuto il mediatore statunitense Hochstein. Qualche giorno dopo è arrivato il commento del leader di Hezbollah che ha affermato: “dobbiamo essere pronti a qualsiasi evenienza”. Immediata la risposta del Ministro della difesa israeliano Gantz: “un attacco di Hezbollah potrebbe portare a giorni di combattimenti”. Il 4 agosto migliaia di manifestanti hanno ricordato le vittime dell’esplosione avvenuta al porto di Beirut due anni prima. Proprio durante la commemorazione, si è verificato l’ennesimo crollo parziale dei silos. In prossimità di queste strutture, sono lasciate marcire tonnellate di grano avariato che costituiscono la principale causa di combustione. Ad oggi le indagini sulle responsabilità dell’incidente sono ferme. Ong ed ONU, hanno denunciato difetti sistemici nella conduzione delle indagini. In un clima generale di insicurezza sociale ed economica si registrano numerosi casi di violenza domestica. Le associazioni denunciano un livello di violenza domestica “senza precedenti”.
Per quanto riguarda invece il tema dei “rimpatri”, il Presidente Aoun ha incontrato a Baabda gli uscenti Ministri degli Affari Esteri e degli Affari Sociali insieme con il Direttore Generale della Sicurezza per stabilire il piano definitivo che prevederebbe il rimpatrio di 15.000 siriani al mese. Tuttavia l’UNHCR si è rifiutata di collaborare, affermando che non sono garantite le condizioni di sicurezza per chi tornerebbe.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Agosto è stato un mese pieno di visite e condivisione.
Il gruppo ha avuto occasione di rivedere molte famiglie sia a Tel Abbas che in altre zone del nord del Paese.
Tra queste, anche Mohammad che dovrebbe operarsi al cuore a breve (operato l’8 settembre!), grazie ai soldi raccolti con una grande raccolta fondi.
Le volontarie e i volontari hanno inoltre passato alcune giornate a Tripoli e Beirut, per tenere contatti con attivisti e associazioni in tutto il Paese.
Tra le preoccupazioni più comuni espresse al gruppo, ci sono le forti tensioni fra i rifugiati siriani e le comunità locali a cause della crisi economica e la paura di molti rispetto al piano di rimpatrio dichiarato dal ministro dei rifugiati libanese.

La Proposta di Pace per la Siria

Continua l’impegno dei volontari e delle volontarie del progetto Libano per quanto riguarda la Proposta di Pace dei Profughi Siriani.

Per maggiori info: Sito sulla Proposta di Pace.