Settembre 2022

Situazione attuale

Siria

Il primo di settembre è stato colpito da un raid aereo israeliano un deposito di missili iraniani presenti a sud di Damasco. Nel 2022 si sono registrati 23 attacchi da parte di Israele in Siria.
L’ONU si è dichiarato molto preoccupato per la diffusione, nel bacino del fiume Eufrate, dell’epidemia di colera. A causa della carenza di acqua in Siria le persone bevono acqua non potabile del fiume e ne irrigano i campi, contaminando gli alimenti. Tra il 25/8 e il 10/9 sono stati segnalati 936 casi e 8 decessi.
Per quanto riguarda la politica estera, dopo 10 anni di interruzione dei rapporti, Hamas il 15/9 ha dichiarato di “ripristinare i legami con la Repubblica di Siria”. Questo annuncio tuttavia non è stato confermato o smentito da parte del governo siriano.
Il 22 il ministro degli esteri russo, turco e iraniano si sono incontrati a New York e hanno discusso del piano di spartizione e del controllo territoriale della Siria centrale e settentrionale.
Il 23 a Ginevra si è svolto il dialogo con la Commissione internazionale ed indipendente d’inchiesta sulla Siria che si è detta preoccupata per un’eventuale escalation e ha denunciato le gravi difficoltà nelle quali sono costretti a vivere i siriani; anche il Rappresentate Permanente d’Italia ha condannato le violazioni dei Diritti Umani che continuano ad avvenire in Siria e ha rinnovato il sostegno alla Commissione.
Il 27 ci sono stati 4 attacchi missilistici da parte della Russia nella zona di Idlib. Sono rimasti feriti numerosi bambini e donne.

Libano

Nel mese di settembre si sono registrate numerose aggressioni alle banche libanesi da parte dei correntisti che da tre anni si sono visti congelare i conti correnti. Il Libano infatti si trova dal 2019 in un periodo di grave crisi economica e ha dichiarato default nel marzo 2020.
A seguito di questi episodi le banche hanno deciso di restare chiuse una settimana.
In questo scenario il 12 settembre la Banca Centrale Libanese ha comunicato di aver smesso di erogare dollari statunitensi agli importatori libanesi di benzina.
L’ONU ha recentemente dichiarato che l’80% della popolazione residente in Libano vive nella povertà. Non è una sorpresa dunque che negli ultimi mesi siano aumentate le persone che cercano di raggiungere l’Europa, molte via mare. La maggior parte delle imbarcazioni che partono sono in cattive condizioni e sovraccariche. Frequentemente vengono fermate dall’esercito libanese o sono costrette a chiedere soccorso in mare.
Il 22 settembre il naufragio al largo di Tartus (Siria) di un’imbarcazione partita dal nord del Libano e diretta in Italia, con a bordo circa 150 persone (libanesi, siriani e palestinesi) ha causato la morte di oltre 100 persone.
Il 26 settembre, dopo numerosi rinvii, il parlamento ha approvato la legge di bilancio, uno dei passaggi necessari per ottenere gli aiuti dal Fondo Monetario Internazionale. È stato fissato il tasso di cambio del dollaro a 15000 LL., meno della metà del cambio sul mercato nero.
Per quanto riguarda l’accordo sulla demarcazione del confine marittimo tra Libano ed Israele, il mediatore statunitense A. Hochstein sta proseguendo con le trattative.
La formazione del nuovo governo è ormai imminente e lo schieramento sarà annunciato ufficialmente al più tardi la prima settimana di ottobre.
Amnesty, Human Rights Watch e altre associazioni hanno condannato gli atti di tortura nelle carceri libanesi in seguito alla morte di un rifugiato siriano durante la detenzione e hanno esortato le autorità a trasferire le indagini sulla sua morte da un tribunale militare ad uno civile. Unico a commentare, il Ministro dell'Ambiente Nasser Yassin in un tweet ha condannato l'incidente e ha chiesto ai pubblici ministeri di indagare.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

I volontari hanno trascorso la prima metà del mese tra vita al campo di Tel Abbas, visite a famiglie libanesi e siriane, e attivisti nella valle della Beqaa, Beirut e Tripoli. Le persone restano molto preoccupate dalla crisi economica, dalla mancanza di educazione per i bambini, dalla scarsa possibilità di lavoro e di prospettive future, per questo sempre di più pensano a come lasciare il Paese.
L’8 settembre Mohammad, il signore siriano per cui era stata fatta una raccolta fondi, è stato finalmente, e con successo, operato al cuore e adesso è in convalescenza a casa, circondato dall’affetto della sua famiglia.
Il 20, pochi giorni dopo il rientro in Italia dei volontari, Rabia, il bambino di 10 anni che ha accompagnato tutte le colombe passate in Libano, è morto.
Qui un ricordo del piccolo Rabia.

La Proposta di Pace per la Siria

Continua l’impegno dei volontari e delle volontarie del progetto Libano per quanto riguarda la Proposta di Pace dei Profughi Siriani.
Per maggiori info: Sito sulla Proposta di Pace.