Mula biblioteca

Colombia

Tra i vestiti, i viveri e il sacco a pelo, nello zaino per l'accompagnamento sono riuscita incredibilmente a farci entrare anche una borsina di plastica ben chiusa con dei libri... già!
Libri!
Appena sono arrivata in questo paese, mi sono subito resa conto di quanto devo imparare riguardo all'essenzialità, all'importanza di lasciare indietro tutto ciò che appesantisce e di saper riconoscere quello che invece è utile portare con sé.

Mettere dei libri nello zaino mi è subito parsa un'idea ricca, preziosa, perché anche nella Vereda più isolata possa giungere la magia della favola, perché la Mula-Biblioteca possa accompagnare i primi passi di molti nel cammino della lettura.
La Mula-Biblioteca in realtà per ora siamo noi Palomas che mettiamo negli zaini alcuni libri presi in prestito dalla biblioteca di San Josecito, ma presto dovremmo riuscire a caricarli sulla mula grazie a una cassettina di legno in via di preparazione.
E così dopo il lungo cammino finalmente l'arrivo!
Mi riempio anima, cuore e polmoni dell'incantevole natura che ci circonda e subito vengo rapita da questa dura ed incredibile realtà.
La dolcezza e l'attenzione con cui vengo accolta sgretolano in fretta le difficoltà con la lingua e la mia immancabile timidezza.
I bambini ci seguono con lo sguardo mentre iniziamo a sistemarci per la notte, inutile farli aspettare!
Con i libri sotto braccio e i bambini per mano cerchiamo un posto tranquillo per poter vivere il magico viaggio nella favola.
Appena mostriamo loro i libri lo stupore e la curiosità invadono il loro sguardo, iniziano a guardare le copertine, a rigirarsi il libro tra le manine, a toccarne le pagine, a immaginare una storia, qualcuno forse per la prima volta... ed ecco che inizia il racconto!
Tanti piccoli occhietti attenti osservano i disegni e in silenzio seguono la storia.
Si lasciano trasportare nel vissuto di piccoli eroi: nella storia di una tartaruga che, cercando di vincere la paura per il suo piccolo guscio, scopre che tutti hanno le loro paure e che c'è sempre un modo per affrontarle; oppure nella storia di un elefantino piccolissimo che, dopo essere rimasto solo, verrà adottato da una coppia di maialini che gli faranno sentire il calore di una famiglia.
Il silenzio e la concentrazione di cui sono capaci mi colpisce, mi lascio trasportare anch'io da quelle fiabe, da quel silenzio pregno di attenzione.
Piano, piano il viaggio nella favola coinvolge anche genitori, fratelli e zii che timidamente si avvicinano per ascoltare il racconto.
È allora che qualcuno di loro, dopo aver scelto il libro che più gli piace, si siede un poco lontano dal gruppo e inizia a sfogliarne le pagine, leggendo la storia o solo osservandone i disegni, perché non tutti sanno leggere e non tutti sanno capire quello che leggono.
Nelle veredas saper leggere è un privilegio di pochi e spesso anche gli adulti ci porgono un libro chiedendoci di leggerglielo.
È bellissimo vedere come ognuno sceglie il suo modo di entrare nella storia, ognuno secondo il proprio gusto e secondo le proprie capacità.
C'è chi seduto su uno sgabello si raccoglie intorno al libro, chi col bambino addormentato in grembo ne sfoglia lentamente le pagine, chi si abbandona alla storia lasciandosi dondolare dall'amaca e chi a voce alta con difficoltà e tenacia condivide la sua lettura col resto del gruppo.
Sfogliano e sfogliano il libro più volte, ma sempre con la stessa attenzione di chi vive quel libro come un'occasione unica e preziosa.
Le dita scorrono leggere e il libro viene maneggiato con la massima cura.
É un momento speciale, un momento di riposo, di fantasia, di creazione.
Qualcuno non ne è ancora sazio e chiede di poterlo riguardare più tardi.
Lo avvolge in una carta e lo pone su una tavola di legno sopra la porta della stanza, nel posto più sicuro, perché sia preservato come un piccolo, grande tesoro!
E io ringrazio, perché come altre innumerevoli volte nel mio breve cammino con la Comunità, ho capito di avere tanto, tanto da imparare.

Sara