Ovvietà (vicino ad un combattimento)

Colombia

Ribadire ciò che è ovvio non sempre è inutile.
La guerra fa paura.
Me lo ha ribadito, oggi più che mai, un combattimento di 5 minuti – solo 5 lunghi minuti – avvenuto a poche centinaia di metri da dove ora sto scrivendo.
Ho avuto come l'impressione di ascoltare qualcosa di molto lontano estremamente vicino, come se mi ricordassi di vivere in un paese in guerra solo quando questa viene a bussare praticamente alla mia porta.
Ho pensato ai guerriglieri incontrati nel cammino, ho pensato a quella splendida ragazza che imbracciava quasi materna il suo fucile, con il suo sguardo fermo e sprezzante.
Ho pensato a tutti i soldati che ho spesso incontrato, a quelle facce tese e scure dietro l'elmetto, a quei ragazzi non ancora uomini che imbracciano il fucile come un bimbo si aggrappa alle gambe del padre, come uno scudo o una protezione.
Ho pensato alla paura degli uni e degli altri, ho provato a immaginare come imbracciassero il fucile in quel momento, nel buio della notte, sparando alla disperata verso ogni bocca di fuoco, magari con una gran voglia di lasciar li tutto e scappare.
Ho pensato a chi impotente si era chiuso in casa, steso sul pavimento a luci spente, sperando che nessun sbagliasse mira, che nessuno lo scambiasse per nemico, che nessuna bala perdida – i proiettili vaganti che in spagnolo si dicono persi – si facesse facilmente ritrovare addosso a loro.
Ho sperato – e in un delirio di impotenza avrei pure pregato – che tutte le bombe esplose fossero esplose invano, che tutti i colpi sparati si fossero persi nella boscaglia, che tutti potessero uscirne vivi; vittime e aggressori, distinzione che qui, come spesso altrove, non ha alcun significato.

Post Scriptum
A dirle a voce alta, sembra che tutte le affermazioni brevi che inizino con “La guerra è … ” “La guerra fa … ” ecc. siano relegate ad un mondo dell'infanzia, a quella serie di postulati che apprendiamo spesso da bambini e a cui si crede senza bisogno di ulteriore verifica.
Ecco, vivere qui accanto alla guerra, sentire il rumore degli spari e l'esplosione delle bombe, vedere le facce spaventate dei civili, ascoltare i racconti bagnati da troppo sangue, mi ha fatto capire quanto sia importante verificare personalmente quei postulati nei quali sono cresciuto, non sicuramente per diminuirne la validità, quanto per attualizzarli, viverli, farli diventare realtà.

Hasta la próxima, o sea, hasta siempre.

D.