Venerdì Santo

Colombia

In occasione della celebrazioni del Triduo Pasquale, la Comunità di Pace ha vissuto la Via Crucis lungo un percorso di 16 km, partendo a piedi  da San Josecito e giungendo sino alla periferia di Apartadò  da dove la processione è realmente iniziata ripercorrendo a ritroso il cammino sino alla Comunità.

Le 14  stazioni della Passione di Gesù sono state scelte in corrispondenza di quei luoghi in cui nel corso di questi ultimi 20 anni sono state uccise numerose persone per mano dell'Esercito e dei gruppi paramilitari, e in ciascuna di esse è stata lasciata una croce di legno.
Alcune delle vittime  appartenevano alla Comunità, mentre altre erano semplici contadini o commercianti o autisti dei trasporti pubblici che al tempo della feroce repressione contro la Comunità di Pace furono assassinati perché cercavano di aiutarne i membri ridotti alla fame a causa del blocco dei viveri che i gruppi armati impedivano giungessero a San Josè.
In ciascuna stazione preghiere, canti, racconti sulla vita delle vittime, commenti…
Anche ai volontari di Operazione Colomba è stato chiesto un contributo attraverso un commento alla nona stazione della Via Crucis quando Gesù cadde la terza volta.
La stazione è stata dedicata alla memoria del massacro di Mulatos e Resbalosa del 2005 e la croce collocata in prossimità di un campo di maracuja (frutto della passione) seminato da Luis Eduardo Guerra qualche settimana prima di venir ucciso.
Il frutto della passione è così chiamato perché il suo fiore ricorda la corona di spine messa sul capo di Gesù.
Uno dei volontari, con queste parole, ha così ricordato le vittime del 21 febbraio 2005:


Come Gesù cadiamo,
non è la prima volta.
Non sarà l'ultima.
Cadiamo e in bocca abbiamo polvere e sangue
il sapore è amaro.
Cadiamo, ma ora ci rialziamo.

Colpiteci, copriteci di insulti,
calpestate la nostra dignità
siamo solo dei volti tra mille altri,
persone tra tante persone,
nomi tra tanti nomi.
Luis Eduardo, Bellanira, Deiner, Alfonso, Sandra,
Natalia, Santiago, Alejandro:
siamo gocce nel mare.
Si può uccidere il mare?

Colpiteci pure, copriteci di insulti,
calpestateci e ammazzateci
se volete.
Ma non crediate di averci vinti.
Ciò che abbiamo seminato
è qualcosa che non potete colpire,
che non potete ammazzare,
che non potete sradicare:
la giustizia ha radici profonde e antiche
come il tempo
e non viene attaccata da parassiti ed erbacce.

Colpiteci, calpestateci pure,
ma sappiate che il frutto della nostra pianta
è ristoro e nuova energia
per la gente che lo coglie.
Il frutto della nostra passione: la maracuja

Cadiamo ma ora ci rialzeremo
perché dobbiamo seminare
ancora