Domino

Colombia - GUARDA IL VIDEO

É una domenica di sole e di calore alla Holandita.
Il torneo di calcio nella quale si stanno sfidando da mesi le squadre dei villaggi della zona è in pausa, per questo abbiamo deciso di organizzare un torneo di domino. Ho sempre creduto che il domino fosse un gioco di fortuna ma i colombiani, a suon di sconfitte, mi hanno insegnato che non è così. Chiaramente un pizzico di fortuna serve sempre, ma a vincere è chi gioca con astuzia e strategia.

Si gioca in coppia, sette pedine a testa, la prima ad essere giocata è il doppio sei e da qui comincia la sfida.
L'abilità sta nel capire il proprio compagno, nell'intuire ed ostacolare le giocate degli avversari e nel valutare con attenzione le proprie mosse.
Qua tutti sanno giocare, per questo l'idea del torneo è stata accolta con entusiasmo e partecipazione; ma è il primo premio ad animare particolarmente i partecipanti. Oltre ad una bibita e ad una confezione di biscotti, i vincitori saranno premiati con quattro pulcini e due chili di mangime.
Un premio in perfetto stile contadino!!
Il chiosco della Comunità, luogo in cui solitamente si svolgono incontri e riunioni, viene allestito per accogliere le trentadue coppie di sfidanti.
Tavoli pronti, musica in sottofondo, una pentola gigante piena di caffè da offrire durante le partite, e alle cinque (minuto più, minuto meno, in perfetto stile colombiano) il torneo comincia.
Il chiosco è pieno di gente e rumori.
Il tonfo delle pedine sbattute sui tavoli, i commenti delle persone che guardano le partite e incitano le coppie, le grida dei bambini che saltellano e corrono, il brusio di chi aspetta il proprio turno, la voce di Roviro che annuncia al microfono le coppie che devono sfidarsi e i nomi di coloro che vincono e passano il turno, le urla di gioia di chi ce l'ha fatta, lo sconforto di chi ha perso e le parole di chi incolpa la sfortuna per la sconfitta.
Ci sono proprio tutti, l'intera Comunità è riunita sotto il tetto di paglia del chiosco. In questa serata si stanno sfidando vecchi e bambini, donne e giovani, giocatori capaci e meno abili; anche noi Palomas giochiamo, anche noi veniamo travolti dal brivido della sfida.
Solo a mezzanotte vengono premiati i vincitori, Tuna e Santiago che, con i loro pulcini, se ne vanno a casa tra gli applausi di chi, nonostante l'ora tarda e la stanchezza, ha resistito ed è rimasto per assistere alla finale.
Ora il chiosco è vuoto, siamo rimasti solo noi, stanchi e sudati ma tanto, davvero tanto, soddisfatti.
Abbiamo deciso di organizzare questo torneo non solo per creare un momento di svago e divertimento; il nostro obiettivo principale era quello di creare un momento comunitario nella quale tutti fossero coinvolti, un momento di condivisione che unisse l'intera Comunità di Pace.
Accompagnare la Comunità infatti non significa solo appoggiarla e sostenerla nei momenti di difficoltà, non significa solo camminare per ore per raggiungere i villaggi più lontani, imparare a montare una mula, dormire in un'amaca, mangiare riso e fagioli a tutti i pasti della giornata, non significa solo passare intere giornate aspettando di riunirsi con i membri del Consiglio o fare ore di fila fuori dalla banca durante le scorte in città.
Essere una Colomba in Colombia significa anche e soprattutto vivere a tu per tu quotidianamente con i membri che compongono questa Comunità, ascoltare e capire i loro bisogni e le necessità, condividere chiacchiere e risate, dolore e paure, gioia e felicità.
Vivere la nonviolenza come Colomba in Colombia significa anche creare momenti di aggregazione e di svago in cui lo spirito comunitario possa rinvigorirsi e crescere, momenti nella quale tutti possano sentire l'appartenenza alla Comunità, momenti di avvicinamento e di socialità per coloro che rimangono sempre un po' ai margini.
Resta solo una domanda: a quando la prossima sfida???

Gio