Giuda

Giuda usa un bacio per tradire Gesù.
Come è possibile, verrebbe da chiedersi, che venga utilizzato un gesto di affetto per portare un altro alla rovina!?
In tutti questi anni di Comunità di Pace sicuramente sono stati tanti i baci traditori; baci di chi, pur volendo bene, ha deciso, ad un certo punto, di tradire le attese, i valori, la lotta di resitenza, la ricerca di giustizia.
Ma, paradossalmente, è proprio con il tradimento che si compie l’opera di Dio.
Con il tradimento, Gesù muore e risorge a Vita nuova.
Anche la Comunità di Pace non sarebbe oggi quello che è, ossia una luce di speranza, una forza di resistenza, un esempio di salvaguardia del territorio e della vita, se non fosse stato per tutto il bene, ma anche per tutto il male ricevuto, i tradimenti subiti, gli inganni, le violenze.
Ma, a differenza di chi trama un danno, di chi vive disprezzando la vita altrui e rimane schiacciato dalla sete di potere e dominio, i membri della Comunità di Pace portano il peso dei tradimenti ricevuti trasformandoli in nuova forza, in cammino di pace e verità.
Il camminare, in senso reale e metaforico, fa parte dell’essenza dei membri della Comunità; lo dimostrano le tante ore a piedi o a dorso di muli per raggiungere i luoghi di lavoro, le migliaia di orme lasciate dagli stivali sui sentieri fangosi, i solchi profondi lungo i percorsi, mentre sulle spalle caricano le gerle colme di mais o fagioli.

E camminano anche quando c’è da difendere qualcuno, quando c’è da soccorrere un ferito, non risparmiano energie caricando amache dai villaggi più lontani sino al primo presidio medico.
Camminando fanno storia, creano umanità nuova.
Hanno camminato otto ore per rivivere, anche quest’anno a loro modo, la Via Crucis pasquale, percorrendo quei sentieri dove per ben quattordici volte qualche innocente è stato ucciso da un gruppo armato, durante questo infinito conflitto colombiano.
Ad ogni fermata riecheggiavano, tra le fronde della selva, uno o più nomi di coloro che – anche se forse per molti già relegati all’oblio – sono, invece, per la Comunità persone da ricordare, da onorare.
Chilometri macinati sotto il sole portando a turno, uomini e donne, giovani e meno giovani, una croce enorme, come non bastassero tutte quelle che hanno già portato e portano; la dimostrazione pratica che non c’è un cammino già tracciato, ma si costruisce camminando.
E se c’è pure una Croce da portare lo si fa, il più delle volte con il sorriso tra le labbra.
In questo modo non c’è nulla da temere, cari Giuda di tutto il mondo, perché alla fine della storia esisterà sicura misericordia per il poco coraggio e i tanti baci traditori, così come ci sarà gloria per la immensa capacità di Amore gratuito dei membri della Comunità di Pace.

Monica