Paradiso e inferno in terra

Vivere immersi nella natura. Desiderare una quotidianità in un paradiso terrestre, pieno di terra fertile, alberi, animali, acqua. Vita.
Dove ci sono abbastanza risorse per tutti, per vivere più che dignitosamente, seguendo lo stile di vita campesino, fatto di duro lavoro, umiltà e contatto con la Terra. Senza giorni di ferie, di malattia, senza datori di lavoro, ma con la sola responsabilità di raccogliere quello che si è lavorato. Duro lavoro iniziale, che poi, negli anni, potrà venire ricompensato.
Ecco, questo non è possibile, perché sotto questo paradiso apparente, nel nord-ovest della Colombia, si nasconde l’inferno. Un inferno ormai presente da un tempo lunghissimo, conseguenza di un conflitto sanguinoso che affligge il popolo di questo Paese da decenni.
Un conflitto che diversi attori, stranieri e non, anche complici di una diabolica logica del profitto, hanno e continuano a perpetuare, soffiando sul fuoco della violenza.
E’ così che una comunità, una famiglia, un padre, una madre, un figlio, non sono liberi di vivere come vorrebbero a causa delle minacce, dirette e indirette, perpetrate dai gruppi armati illegali, la cui presenza si rende sempre più palese e visibile, anche attraverso azioni di arruolamento di nuovi elementi e appropriazione dei terreni circostanti.

Questo e altri fatti simili accadono e continuano ad accadere, in diverse forme, da molto tempo.
Ma accade anche che, da quasi 27 anni, la Comunità di Pace si erga come baluardo contro le violenze di questo paradiso/inferno. Violenze che qui, in Colombia, mostrano la loro faccia peggiore, fatta di omicidi, sparizioni, intimidazioni costanti.
Ma, allo stesso tempo, si manifestano anche in Europa, in un’altra veste, rappresentate da cibo e prodotti che consumiamo ad un prezzo che, per essere per noi occidentali accessibile, è insostenibile per chi lo produce, costretto a lavorare sfruttato e/o a vedersi sfollato dalla propria terra per fare spazio a multinazionali che possono arricchirsi con quello che questo paradiso, reso inferno, ha da offrire.
Ed è anche per questo che Operazione Colomba è qui.
Perché ci sono persone che non sopportano di vivere in una società complice di questi meccanismi di morte, fatti di sfruttamento, violazioni e ingiustizie.
Operazione Colomba permette di stare al fianco di chi si sente essere nel giusto, dalla parte delle vittime nella storia, per cercare di dare un senso e una concretezza ai discorsi che spesso si fanno nella nostra società sulla giustizia sociale.
Operazione Colomba agisce perché questa giustizia si possa compiere, accompagnando questi piccoli grandi uomini e donne che si ergono a difensori dei Diritti Umani e del diritto a vivere in maniera giusta e sostenibile.
Uomini e donne che spesso nella storia della Colombia sono stati sterminati e che continuano a lottare per cambiare la ingiusta storia dell’umanità.

Stefano