Mi riconosco

Se mi penso e agisco come individuo non sono sufficiente,
mi trovo a scendere, a senso unico, ad un compromesso dopo l’altro.
In alternativa la morte mia o delle persone che amo.

L’unica risposta, forma di resistenza, al sistema di violenza è collettiva:
è richiesta di giustizia, riconoscimento, promessa di non ripetizione,
rifiuto dell’individualizzazione.

Se mentre cerco di soddisfare le necessità materiali
non mi volgo a seguire degli ideali
rimane l’arido sé
in una vita che obbedisce o impone di obbedire a ordini con la violenza
o, sull’altra sponda dell’oceano, in una piatta, funzionante, funzionale esistenza
nella placida fortezza Europa:
trappole senza uscita.

Quindi mi lascio penetrare, nel profondo di ogni fibra,
dalla responsabilità che non schiaccia
ma che è benedizione
di sentirmi parte dell’umanità,
questa tumultuosa, vibrante, a volte zoppicante umanità.

Erica