Marcia Commemorativa del Massacro del 2005

I volontari dell'Operazione Colomba in Colombia

Il 21 Febbraio del 2005 furono assassinati dall'esercito LUIS EDUARDO GUERRA GUERRA di 35 anni, leader della comunità di pace di San Josè e membro del Consiglio interno, con la moglie BELLANIRA AREIZA GUZMAN e il figlio DEINER ANDRES GUERRA di 11 anni.
Luis Eduardo, come altri campesinos, era stato costretto a fuggire dalla propria terra rifugiandosi a San Josè dove insieme ad altri diede vita nel 1997 alla Comunità di Pace che proponeva una resistenza nonviolenta alla repressione militare e paramilitare, rifiutando inoltre ogni forma di collaborazione con la guerriglia.


Un obbiettivo fondamentale della comunità era ed è il sostegno e la lotta per il diritto umano alla terra e quindi alla possibilità per i contadini di rientrare nelle proprie veredas di origine.

In tutti quegli anni i diversi tentativi di rientro dei campesinos sono stati soffocati dalle minacce, dalle uccisioni e dalle violenze perpetuate soprattutto dall'esercito e dai paramilitari, interessati al controllo armato del territorio, con legami con il narcotraffico e con l'esproprio delle terre a favore delle colture estensive gestite dalle multinazionali.

Proprio per questo Luis Eduardo tra i primi decise di ritornare alla sua vereda, Mulatos, per incoraggiare tutti gli altri al rientro, pagando però questa scelta con la propria vita e quella della sua famiglia.

La stessa mattina di febbraio, sempre nella zona di Mulatos, vennero assassinati anche ALFONSO BOLIVAR TUBERQUIA GRACIANO di 30 anni, membro del consiglio di pace della zona umanitaria di Mulatos, sua moglie SANDRA MILENA MUÑOZ POZO e i suoi figli SANTIAGO TUBERQUIA MUÑOZ di 2 anni e NATALIA ANDREA TUBERQUIA MUÑOZ di 6 anni.

I corpi orribilmente mutilati vennero gettati in due piccole fosse nascoste da un manto di foglie o lasciati in pasto agli animali per giorni.

La brutalità di questi omicidi ha segnato profondamente la comunità come è apparso evidente durante la commemorazione di sabato 21 Febbraio 2009 preparata per ricordarne il quarto anniversario. Un centinaio tra contadini e internazionali hanno raggiunto questi luoghi dopo diverse ore di cammino, accampandosi a Mulatos, per fare memoria e per ribadire con forza la propria scelta di resistenza. La commemorazione si è svolta con due momenti di preghiera sui luoghi dei fatti, dove è stato possibile ascoltare amici e parenti delle vittime testimoni diretti del massacro in un clima di commozione.

La storia di queste vittime e' la storia di altre migliaia di campesinos colombiani che quotidianamente lottano per i propri diritti in un continuo clima di violenza e repressione. Noi stessi ne siamo stati testimoni quando, al momento del rientro, si è temuto per la vita di una persona della comunità dopo l' arrivo della notizia che un gruppo di guerriglieri, o chi per essi, la stava insistentemente cercando. Il timore che questa minaccia si concretizzasse in qualche azione violenta ha determinato l'intervento dei volontari dell'operazione colomba e di altri internazionali al fine di assicurare l'allontanamento e l'incolumità della persona minacciata.

(18-23/02/2009)