Ultime dalla Colombia - Marzo 2009

Accompagnamento di J.E. A Medellin (07.03.2009)

Alloggio della Colomba a San Josesito

Nella giornata di venerdì 06 Marzo J.E. ci ha informati che avrebbe dovuto recarsi nuovamente a Bogotà per un incontro con alcuni responsabili delle commercializzazione del cacao prodotto dalla Comunità. Ci ha chiesto quindi se almeno uno di noi poteva accompagnarlo per dargli maggior sicurezza, almeno fino a Medellin, percorso che lui ritiene più pericoloso. Dopo una breve riunione interna abbiamo deciso di vedere a che ora sarebbe dovuto partire e se l'orario ci permetteva di non avere troppe difficoltà lo avremmo accompagnato. Il nostro accompagnamento risultava ancora più importante in quanto è notizia di qualche giorno fa che un gruppo di paramilitari aveva diffuso dei volantini dove tutti venivano intimati a non uscire dopo le 10 di sera.

Il nostro accompagnamento risultava ancora più importante in quanto è notizia di qualche giorno fa che un gruppo di paramilitari aveva diffuso dei volantini dove tutti venivano intimati a non uscire dopo le 10 di sera. Inoltre proprio in questi giorni tra Medellin ed Apartadò sono stati trovati morte diverse persone tra prostitute, tossicodipendenti o semplicemente senza tetto.
La proposta di J.E. era di partire intorno alle 3 del pomeriggio per giungere a Medellin alle 11 di sera e poi lui avrebbe proseguito per Bogotà, però questa proposta a noi non poteva andare bene in quanto avrebbe significato arrivare a Medellin in tarda serata e trovare un posto per dormire. Viste le nostre preoccupazioni abbiamo proposto a J.E. di partire in mattinata in modo da arrivare alle 4/5 del pomeriggio e quindi avere tutto il tempo per raggiungere un albergo quando ancora era giorno. Visto che altrimenti sarebbe dovuto andare da solo lui ha accettato e questo ci ha fatto pensare che le minacce fossero maggiormente fondate.
Michele è partito quindi con lui intorno alle 10 della mattina e durante il viaggio non è successo niente di rilevante, a parte una forte presenza militare lunga la strada, alcune volte con blindati e posti di blocco.
Giunti a Medellin si è trovato un albergo in centro dove abbiamo trascorso la notte e J.E. intorno alle 5 della mattina si è alzato per proseguire per Bogotà. Michele ha quindi preso un altro bus intorno alle 9 per rientrare ad Apartadò e lungo la strada è stato fermato da un posto di blocco dell'esercito dove hanno eseguito perquisizioni personali agli uomini presenti e a tutte le borse e valige caricate sul bus, senza però controllare alcun documento. Hanno chiesto a Michele di dove era, dove andava, da quanto tempo era qui in Colombia e dove risiedeva. Il resto del viaggio è proseguito senza ulteriori complicazioni.

 Percorso della Marcia

Due giorni a San josè (15.03.2009)

Come avevamo già comunicato, dopo l'accompagnamento del contadino di Mulatos, da diversi giorni si segnala una massiccia presenza militare sul territorio comprendente molte delle veredas della municipalità di Apartadò.
Il giorno 13 e 14 marzo si sono sentite delle esplosioni di ordigni e dei colpi di arma da fuoco che sono stati particolarmente intensi nella mattina del 14, quando si sono protratti per quasi 20 minuti . Dalle informazioni raccolte dalla gente e dalla conferme ricevute da altre organizzazioni in contatto con l'esercito locale, i combattimenti si sono svolti a nord della vereda La Union. La popolazione civile non è stata coinvolta negli scontri però non ha potuto svolgere le quotidiane attività di lavoro nei campi. Da quasi tutte le veredas nello stesso tempo sono giunte numerose segnalazioni della presenza dell'esercito e di diverse minacce ai campesinos, di cui avevamo in parte scritto nel documento di approfondimento dei fatti accaduti durante la marcia commemorativa. C'è molta preoccupazione tra e per la gente delle veredas , in modo particolare per la Resbalosa, Mulatos, la Cristallina e La Esperanza, dove i contadini stanno cercando da più di un anno di rientrare e ricominciare a vivere nelle terre da cui furono scacciati.


Accompagnamento di Jairo in Balsita (20.03.2009)

Venerdì pomeriggio siamo partiti con Jairo, membro della Comunità di Pace molto vicino al Consiglio, per raggiungere la cittadina di Dabeiba, a metà strada tra Apartadò e Medellin, dove abbiamo dormito per poi alzarci presto e prendere il bus che ci avrebbe portato nel caserio della Balsita, che dal 1997 in poi è stata vittima di massacri da parte di militari e paramilitari.
Arrivati al luogo abbiamo camminato per 10 minuti per raggiungere la famiglia che ci avrebbe ospitato. Nel pomeriggio è iniziata la riunione tra Jairo e altri campesinos della zona.
Parlando con la gente del luogo ci è stato raccontato della situazione che vivono loro, che al momento sembra abbastanza tranquilla, ma l'esercito è comunque sempre presente e la gente ha paura, in quanto molte volte i militari si presentano nelle case pretendendo cibo e bevande e nella peggiore delle ipotesi minacciano la gente di collaborazione con la guerriglia. Questa riunione ha lo scopo di aiutare la gente che vive qui nell'organizzarsi sul modello della Comunità di Pace e quindi nell'appoggiarsi reciprocamente nella lotta nonviolenta che stanno portando avanti. I 2 giorni di riunione programmati sono proseguiti tranquillamente, l'unico problema è sorto solamente nel momento del ritorno in quanto il bus che doveva arrivare non riuscì a salire a causa del troppo pantano e il successivo sarebbe arrivato solamente 4 giorni dopo; quindi abbiamo chiamato 3 mototaxi, mezzo di trasporto poco sicuro, e per di più viaggiare con il buio per poter ad arrivare a Dabeiba e prendere un bus per giungere in Apartadò il prima possibile in quanto Jairo il giorno seguente doveva partire per Bogotà.