Maggio 2016

SITUAZIONE ATTUALE

Nel mese di maggio la situazione di instabilità e violenza dovuta alla recrudescenza delle azioni paramilitari, avvenute tra marzo ed aprile scorsi, in moltissime regioni della Colombia si è in parte stabilizzata.
La forza pubblica ha continuato di fatto a colpire alcuni dei capi del Clan Usuga, soprattutto in relazione al traffico di droga e ad azioni di microcriminalità, senza però riuscire ad attaccare seriamente le strutture paramilitari innestate oramai nel tessuto sociale di villaggi, città e amministrazioni locali e statali, dove continuano ad avere un dominio assoluto. Anche le FARC, che in questi ultimi mesi hanno fatto molta pressione al tavolo dei colloqui di pace a Cuba perché il governo agisca con forza e determinazione contro le AGC e tutti gli altri gruppi neo-paramilitari, sembrano di fatto avere raggiunto in alcuni villaggi e cittadine degli accordi di non belligeranza e di “rispetto” delle reciproche aree di controllo territoriale con gli stessi gruppi paramilitari, mentre in altre parti del Paese continuano i combattimenti tra i due gruppi.
Questa apparente calma è, dunque, funzionale ai piani di ciascun gruppo armato illegale che come sempre non smette di utilizzare la popolazione civile per garantirsi potere e controllo. Regole, ordini e minacce continuano a essere la metodologia per eccellenza tanto delle AGC, come delle FARC, per garantirsi il controllo territoriale di ampie zone attraverso la sottomissione, e quindi l'asservimento della popolazione, all'uno o all'altro gruppo.
La Comunità di Pace si è mantenuta vigile rispetto alla strategia dei gruppi armati che continuano a essere una forte minaccia anche per i suoi membri. La denuncia da parte del Consiglio Interno della Comunità di Pace su quanto sta accadendo è stata forte e puntuale, soprattutto in occasione della visita di due rappresentanti dell'Ambasciata americana a San Josecito, Alex Fraser, referente per l'Ufficio per i diritti umani in Colombia del dipartimento di Stato di Washington e Andy O'neil, delegato dell'Ambasciata americana a Bogotà.

CONDIVISIONE, LAVORO e NOVITA' SUI VOLONTARI

A causa di una grave malattia, il 13 maggio ha lasciato per sempre la sua preziosa terra de La Esperanza, Don Miguel Graciano, membro della Comunità di Pace sin dalle origini, nel 1997. Miguel è stato un esempio di umiltà e tenacia nella sua lotta. Uomo silenzioso e mite, delicato nel modo di esprimersi e muoversi, ha lasciato un vuoto nella casa de La Esperanza e nei cuori di tutti. Centinaia di persone sono accorse per porgergli l'ultimo saluto, prima di essere seppellito in quella terra rossa che tanto amava e che mai avrebbe abbandonato. Chi lo ha conosciuto lo ricorda sicuramente di spalle vicino all'albero di limoni guardare lontano tra quei pascoli e quelle montagne, guardare oltre, sempre.
Il resto del mese è trascorso come sempre tra accompagnamenti e momenti di condivisione e gioco con i bambini e ragazzi della Comunità di Pace.
A grande richiesta da parte dei membri della Comunità di Pace si è svolto, a fine maggio, il quarto torneo di domino che ha visto tutti gli abitanti del villaggio della Holandita riunirsi nel chiosco principale. Un evento che, oltre alle intense sfide a suon di fish tra uomini, donne e bambini, ha voluto essere sopratutto un momento ricreativo e di integrazione della Comunità, una opportunità nella quale il gioco diventa un momento di socialità positivo e non legato al conflitto.
Dopo averci provato nei tornei passati, Pupillo e Carlito sono usciti finalmente come coppia vincitrice, “i fenomeni del domino”, felici e sorridenti come non mai, terminata la sfida finale, se ne sono tornati a casa con una nuova amaca entrambi!
Francesco, dopo tre mesi di permanenza, è rientrato in Italia e lo ringraziamo per la sua presenza preziosa e delicata. Auguriamo invece un buon cammino ad Ettore che ha raggiunto la terra colombiana come volontario di Operazione Colomba.