Giugno 2018

SITUAZIONE ATTUALE

Il nuovo Presidente della Colombia è il candidato del centro destra, Ivan Duque che, domenica 17 giugno 2018, ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali con il 54,07 per cento dei voti, contro il 41,7 ottenuti da Gustavo Petro candidato della sinistra radicale.
Le posizioni espresse dai due candidati durante la campagna elettorale rappresentano due visioni totalmente opposte di come progettare il presente ed il futuro del Paese. Da un lato Ivan Duque ha in più occasioni annunciato di voler modificare alcuni dei contenuti degli Accordi di Pace come ad esempio non permettere la partecipazione politica degli ex membri delle FARC prima che compaiano di fronte alla JEP (Giurisdizione Speciale per la Pace) ed evitare che i militari vengano giudicati attraverso la stessa giurisdizione ma secondo la giustizia penale militare. Anzi, come commenta Uprimny, membro della organizzazione Dejusticia, l’annuncio del nuovo Presidente di voler rafforzare e dare più indipendenza alle forze militari, preoccupa molto le varie organizzazioni che difendono i Diritti Umani. All’agenda di Duque si aggiunge poi una sempre più ampia apertura al mercato libero e agli investimenti stranieri.

Al contrario, la proposta di Petro enfatizzava la necessità di portare avanti i contenuti degli Accordi di Pace, di lavorare per migliorare le condizioni di vita soprattutto nelle zone rurali, la lotta alla corruzione, la garanzia di riparazione alle vittime.
Le preoccupazioni sulla situazione, estremamente critica, della violenza contro i leader sociali e le gravi mancanze nel compimento dell’implementazione degli Accordi segnalate dal rapporto annuale del 2017 dell’Alto Commisionato delle Nazioni Unite, avevano fatto sì che, lo scorso 13 marzo, OACNUDH (ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani) convocasse i candidati presidenziali affinché firmassero il “Pacto Social” al fine di garantire che il futuro Governo, qualunque fosse, includesse il piano di proteggere, rispettare e garantire i Diritti Umani.
Il prossimo 7 agosto ci sarà l’insediamento ufficiale del nuovo Presidente e da lì in poi diverranno chiari gli intenti e le indicazioni del nuovo Governo colombiano rispetto agli Accordi di Pace e la promozione dei Diritti Umani.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Nel mese di giugno i volontari di Operazione Colomba hanno dato seguito al monitoraggio nei villaggi in cui vivono alcune famiglie della Comunità di Pace e dove la presenza dei gruppi armati neoparamilitari segue con azioni sempre più minacciose soprattutto contro i membri della Comunità.
Tra lavori di costruzione, mantenimento dei pascoli e dei terreni destinati a produrre alimenti per tutta la gente della Comunità, i contadini continuano a portare avanti la loro lotta di resistenza con determinazione e fermezza nonostante i timori che i gruppi armati illegali possano sferrare colpi sempre più duri nell’intento di scoraggiare e forzare alla sfollamento la popolazione civile che non si trovi in accordo con i loro dettami di sottomissione e dominio territoriale.
Ma l’evento più importante del mese è stato sicuramente la celebrazione del 6° anniversario della morte di Eduard Lanchero, profeta, leader e membro della Comunità di Pace che per anni ha segnato il cammino di resistenza, libertà e giustizia. Eduard ha saputo costruire comunità e speranza. Le parole conosciute ed impresse nelle pagine del suo libro, El amanecer de las resistencias, meritano di essere ancora una volta riportate vive, profonde e taglienti:
“Il cammino mostra che l’andare era, è e sarà un percorso di domande e risposte, di interrogazioni e successi, di allegria e di tristezza, di trionfi e sconfitte, di morte; però fondamentalmente di vita; quindi nonostante l’assenza di tanti di quelli che hanno seminato giornalmente, seguiamo costruendo una economia di vita, un processo di resistenza e di dignità non solo per quelli che stanno qui ma anche per un senso storico di umanità” .
Alla celebrazione in memoria di Eduard ha fatto seguito l’Assemblea della Comunità di Pace, importante momento di confronto, condivisione e rinnovo delle strategie di resistenza civile.
Infine, per animare grandi e piccoli, anche questo mese non sono mancati i momenti di ballo e festa con la celebrazione del giorno del papà, che si festeggia in Colombia il 17 giugno, e le immancabili grida di esultanza a suon di trombetta, che hanno accompagnato le partite della selezione colombiana ai mondiali di calcio in Russia. Riuniti nel chiosco e a tutto schermo è stato bello condividere il grido “forza Colombia”.