Maggio 2019

SITUAZIONE ATTUALE

La situazione di leader sociali e Difensori dei Diritti Umani continua ad essere critica in tutto il Paese. Secondo l’ultimo rapporto di Indepaz, nei primi tre mesi dell’anno sono state assassinate 60 persone; l’81.39 % degli omicidi sarebbe avvenuto in relazione a conflitti per la terra e le risorse naturali.
A riguardo è emblematico l’attacco armato, da cui fortunatamente è uscita illesa, il 4 maggio nel Nord Cauca, a Francia Marquez, vincitrice del Premio Goldman 2018, considerato il Nobel per l’ambiente.
Nonostante ciò, il difficile e rischioso impegno dei leaders sociali trova a livello internazionale il plauso e l’appoggio di tutti coloro che da ogni angolo del mondo credono fermamente nella difesa dei Diritti Umani anche a costo della vita.
A tal proposito, German Graciano, Rappresentante Legale della Comunità di Pace, è stato ricevuto, insieme a Jenaro Graciano del Movimientos Rios Vivos Antioquia e Dolis Valencia del Consejo Comunitario Alto Mira y Frontera de Tumaco e Nariño in Germania, Svizzera e Svezia, in qualità di vincitore del Premio Nazionale per la Difesa dei Diritti Umani consegnato a settembre 2018 da Diakonia e dalla Chiesa Svedese per il loro impegno e lavoro in difesa dei Diritti Umani.

Diakonia e la Chiesa Svedese hanno organizzato una serie di eventi con parlamentari, studenti, funzionari pubblici e rappresentanti delle chiese locali con l’obiettivo di dare visibilità al lavoro politico ed organizzativo dei difensori dei Diritti Umani in relazione all’ambiente, alla difesa del territorio, alla costruzione della pace, all’autonomia etnica, alla denuncia rispetto alla responsabilità delle imprese multinazionali e transnazionali riguardo gli abusi e le violazioni dei Diritti Umani e sull’impatto ambientale.
Alla fine di maggio un altro importante Premio è stato conferito dalla danese LIVIA Foundation (fondazione nata per appoggiare e rendere visibili i diversi coraggiosi e nonviolenti approcci ai conflitti) all’Associazione colombiana Sembrandopaz rappresentata da Ricardo Esquivia e sua moglie Lillian Marie Hall. Sembrandopaz è impegnata già da decine di anni nella difesa della vita e dei Diritti Umani in numerose comunità colombiane che hanno sofferto e soffrono le conseguenze del conflitto.
Infine, il 20 maggio, è arrivata la notizia della sentenza della Corte Suprema che ha condannato a 34 anni di prigione e al pagamento di 15.000 milioni di pesos di multa 6 militari, 2 ufficiali e 4 sotto ufficiali, “per la loro copartecipazione e responsabilità” nel massacro di 8 persone di cui 7 membri della Comunità di Pace il 21 febbraio 2005 a Mulatos e Resbalosa. Questa sentenza è stata un raggio di luce nell'oscurità che avvolge questi crimini, che nella maggior parte dei casi restano impuniti. Ad ogni modo per i membri della Comunità di Pace, che da anni chiedono che vengano individuati e giudicati i mandanti morali di questi massacri, fintanto che non succederà, questa resterà solo una giustizia parziale.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Nel mese di maggio i volontari di Operazione Colomba hanno svolto accompagnamenti più e meno brevi che hanno permesso di monitorare i villaggi più lontani ed accompagnare la gente nello svolgimento dei consueti lavori comunitari. Uno di questi accompagnamenti si è svolto a Resbalosa, nei primi giorni di maggio, dove alcuni membri avevano subito delle minacce da parte di gruppi armati illegali.
Le forti piogge torrenziali cadute questo mese hanno provocato molti danni, arrivando quasi ad allagare il vicino centro urbano di San José de Apartadó per lo straripamento dei fiumi e a danneggiare gravemente l'unica strada che collega la Comunità di Pace con Apartadó, rendendo molto difficile per la popolazione civile, e anche per i volontari, scendere in città.
Il mese di maggio è poi molto sentito dai bambini della Comunità di Pace perché si celebra la Festa della Mamma. Per l’occasione i piccoli sono stati impegnati con le maestre della scuola a preparare poesie, recite e balli per omaggiare le mamme della Comunità, ricordando anche quelle che non ci sono più, mentre gli uomini hanno preparato la cena cucinando riso e carne per tutti.
Ha realmente rallegrato i membri di comunità il rientro di Monica, dopo il suo mese di stacco in Italia, e il ritorno di Gennaro, volontario di Operazione Colomba che da 5 anni non tornava in Colombia. La sua visita è stata un vortice di emozioni che dimostrano come siano forti i legami che i volontari e i membri della Comunità stringono con l'incrociarsi delle proprie vite.