Novembre 2020

SITUAZIONE ATTUALE

Si è tenuta dal 17 al 28 novembre la dodicesima edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli che è stata dedicata a Mario Paciolla, il cooperante napoletano che lavorava per le Nazioni Unite in Colombia, morto lo scorso 15 luglio in circostanze ancora da chiarire.
Il Festival, aperto da Gianni Tognoni, segretario del Tribunale Permanene dei Popoli che fa capo alla Fondazione Leslie e Lelio Basso, ha avuto come titolo "Diritti in Ginocchio- Pandemia, Sovranismi e Nuove disciminazioni" e la dedica a Mario è stata un forte segno per richiamare l'attenzione affinchè si segua nella ricerca della verità e della giustizia per questo nostro giovane connazionale il cui caso, confermano le stesse autorità italiane, è ancora aperto e le indagini al vaglio degli inquirenti.
In Colombia anche questo mese non sono mancate le manifestazioni di protesta per il susseguirsi di violazioni dei Diritti Umani nei confronti di una popolazione civile sempre più oppressa dalla presenza di diversi gruppi armati illegali.

Alcune comunità indigene Embera in Antioquia sono state costrette a vedere limitate le loro libertà personali di movimento e non solo a causa delle minacce della guerriglia dell'ELN in zone dove operano anche gruppi neoparamilitari delle Agc. Altre 13 persone risultano vittime di attacchi armati nelle regioni del Cauca e Antioquia, massacri che hanno determinato la costituzione di un Consiglio di Sicurezza tra il Ministro della difesa Trujillo, la forza pubblica ed i governatori di regione che hanno promesso cospicue ricompense in denaro per chi offre informazioni riguardo alle persone coinvolte in questi atti criminali.
Ancora più impressionanti i dati sugli assassinati di ex combattenti delle FARC che ad oggi sarebbero 242 dalla firma dell'Accordo di Pace del 2016, di cui il 65% dei casi concentrati in 6 regioni tra cui Antioquia dove operano i volontari di Operazione Colomba.
Questo ha portato ad una recente protesta a Bogotà dove sono giunti circa 2000 integranti del partito della FARC (Forza Alternativa Rivoluzionaria del Comune) dopo una peregrinazione per la Vita di circa 200 chilometri in 10 giorni, proprio con la finalità di protestare contro gli innumerevoli assassinati di ex combattenti e per rivendicare il diritto ad essere protetti dallo Stato e per essere ricevuti dal Governo. Alcuni giorni dopo l'arrivo della peregrinazione per la Vita nella capitale, una delegazione della FARC è stata ricevuta dal Governo con il quale sono stati definiti 6 punti di lavoro tra cui una riunione con il Presidente Duque con il quale affrontare i temi di restituzione della terra, sicurezza, reincorporazione degli ex combattenti e compimento integrale dell'Accordo di Pace.
In questo clima di insicurezza continua la resistenza della Comunità di Pace di San Josè di Apartadò con un impegno assiduo rivolto allo svilppo di una piccola riforma agraria che li vede dedicati alla coltivazione della terra nel rispetto dell'ambiente e nella ricerca costante di strategie che garantiscano il diritto alla vita e alla dignità.
Purtroppo in questo mese si sono abbattute su diverse regioni della Colombia delle piogge torrenziali, conseguenti al passsaggio dell'uragano Iota nei Caraibi, che hanno lasciato decine di vittime e dispersi oltre che ad ingenti danni, frane e vie interrotte.