Giugno 2021

SITUAZIONE ATTUALE

Non cessano le manifestazioni di protesta pacifica, iniziate lo scorso 28 aprile in varie città della Colombia, che sono state segnate purtroppo anche da atti vandalici e azioni violente di gruppi armati illegali e della forza pubblica contro i manifestanti, come denunciato nel rapporto di Human Rights Watch. Nonostante i numerosi richiami alla nonviolenza e al dialogo, la ONG dichiara di aver ricevuto almeno 81 denunce credibili di persone morte durante le proteste, di cui almeno 20 sarebbero da imputare direttamente ad agenti di polizia, e richiama il governo a promuovere soluzioni e misure urgenti per tutelare i manifestanti e garantire il rispetto dei Diritti Umani.
Ancora una volta i protagonisti di queste giornate di manifestazioni sono i giovani e le giovani che su invito della Commissione della Verità si sono riuniti per condividere le loro esperienze di resistenza all’interno di uno spazio della Commissione intitolato “Una generazione per la verità e la non ripetizione: dialogo, mobilizzazione e resistenza” per raccontare la loro esperienza durante questi 2 mesi di protesta e rimarcare il diritto alla protesta pacifica e sviluppare strategie e proposte per uscire da questa terribile crisi.

Sul fronte della pandemia ancora non ci sono buone notizie e la Colombia continua ad essere il quarto Paese latinoamericano per numero di morti per Covid-19 con 3 milioni di contagiati su una popolazione di 51 milioni.
La Comunità di Pace continua il suo cammino di giustizia lavorando e proponendo strategie alternative nell’ambito di un’economia a misura d’uomo e rispettosa dell’ambiente. Per il suo grande impegno, è stata invitata all’evento organizzato da Sembrandopaz intitolato “Sostenibilità e vulnerabilità” per uno cambio di saperi e strategie per la difesa del territorio.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Nonostante le tensioni nel Paese siano molto forti e si ripercuotano anche nelle zone rurali, pur se con dinamiche e intensità differenti, la Comunità di Pace riesce a mantenere uno stile di vita ed una organizzazione alternativa che continua a garantirle la sussistenza economica che le fasce più deboli nel resto del Paese non hanno più da tempo. Purtroppo la presenza dei gruppi armati illegali della AGC, come evidenziato nella Costancia della Comunità di Pace del 26 giugno scorso, continua senza apparenti azioni contundenti della forza pubblica per spezzare il dominio ed il controllo dei neo-paramilitari nel territorio e sulla popolazione civile.
I volontari/e di Operazione Colomba hanno accompagnato in questo mese i membri della Comunità nei vari spostamenti per raggiungere i luoghi di lavoro nei campi, per la raccolta degli “avogados” e dei manghi tipici di questa stagione e per la potatura degli alberi di cacao.
Anche questo mese non sono mancati i momenti di gioco con i bambini/e e di festa per il compleanno della quindicenne Karin, età speciale, molto sentita nel Paese sud americano perché indica il momento di “ingresso” alla maturità.
Con dolore è giunta anche la notizia della morte della signora Evangelina, mamma del caro Juan Gabriel, ragazzo diversamente abile che da anni ha unito la sua storia a quella dei volontari/e passati nella Comunità di Pace. Evangelina, donna umile e silenziosa, lascia come esempio di vita la sua dedizione a Juan e la sua semplicità.
Il 27 giugno in particolare si è celebrata la commemorazione del nono anno della scomparsa di Eduar Lanchero, accompagnante della Comunità, profeta e grande costruttore di pace e di comunità.
Intorno alla sua tomba è stata celebrata una messa e ricordate le sue parole forti e decise su quello che era, ed è, il cammino della Comunità di Pace. Un cammino di trasformazione del dolore in speranza, di divisione in unità, di esperienza comunitaria generatrice di nuovi spazi di vita.
A fine mese è rientrato in Italia Otto che, come volontario di Operazione Colomba, ha condiviso in questa terra colombiana la sua vita, mettendosi in “gioco” con umiltà e disponibilità. Lo ringraziamo e gli auguriamo di continuare il suo cammino di ricerca di giustizia. Silvia è invece rientrata in Colombia accolta dalla gioia e dal “bentornata a casa” di grandi e piccini.