Maggio 2023

Situazione attuale

Sono tante le preoccupazioni e le incertezze legate alle modalità con cui il governo Petro può far fronte all’ambizioso progetto della “Pace Totale”, tra tanti ostacoli e situazioni drammatiche che, in alcune regioni, la popolazione civile è costretta a vivere, soprattutto a causa degli scontri armati tra i vari gruppi illegali presenti nel Paese. In particolare, le azioni offensive compiute in aprile dalla guerriglia dell’ELN sono state il doppio di quelle provocate in media ogni mese nell’ultimo anno, come riporta il Centro de Recursos para el Analisis del Conflicto. Tutto questo accade mentre a Cuba si sta sviluppando il terzo ciclo di negoziazioni tra l’ELN stesso e il governo.
All’inizio del mese, sono accaduti altri due fatti gravi, ripresi anche dal SIR. In primo luogo, si è verificato un attacco armato a due volontari internazionali spagnoli dell’International Action for Peace, che fortunatamente sono rimasti illesi, mentre stavano accompagnando a Barrancabermeja la Corporazione Regionale per la Difesa dei Diritti Umani (Credhos). Inoltre, l’opposizione ha tentato, fortunatamente fallendo, di modificare l’articolo 8 del Piano nazionale di sviluppo che “prevede l’obbligo per lo Stato di rispettare, diffondere e implementare le raccomandazioni della Commissione della Verità”.
La Comunità di Pace ha segnalato come, anche nel loro territorio, continuino a essere presenti gruppi armati delle AGC che rappresentano una minaccia per la popolazione civile.
Inoltre, in alcune regioni, nemmeno l’accordo sul cessate il fuoco bilaterale tra governo e dissidenza delle FARC ha avuto la meglio sul terrore. Infatti, nel Putumayo, la dissidenza di Ivan Mordisco ha assassinato 4 indigeni, tutti minorenni che, una volta reclutati dal gruppo armato, sono stati giustiziati perché avevano tentato la fuga.
Come conseguenza di questo grave delitto, il governo ha immediatamente sospeso il cessate il fuoco bilaterale con un decreto firmato dal ministro della Difesa Velasquez.
Secondo un documento della Fundacion Paz & Reconciliacion (Pares), in questi primi mesi dell’anno, sono avvenuti 58 casi di omicidio perpetrati a danno di leader sociali nelle seguenti zone: Cauca, Antioquia, Putumayo, Arauca e Valle del Cauca. Dall’insediamento di Petro ad oggi, sono 128 i leader uccisi e questo, secondo Pares, indica che, nonostante il piano di emergenza dello Stato per la difesa di queste persone, mancano ancora risultati e una serie di misure preventive che possano garantire la tutela delle loro vite.


Maria Eugenia Mosquera Riascos, che difende i Diritti Umani e rappresenta l’Associazione “Comunidades Construyendo Paz en Colombia – CONPAZCOL”, ha ricevuto il premio “Donne costruttrici di Pace 2022”. Il riconoscimento le è stato consegnato dallo United State Institute of Peace (USIP): “María Eugenia Mosquera Riascos è una difensora della giustizia, della dignità e della pace in Colombia”, ha affermato Lise Grande, presidentessa e direttrice dell’ USIP.
A fine mese, è stata resa nota la creazione di un tavolo di dialogo nel carcere di massima sicurezza di Itagüi tra il governo colombiano e le bande armate del Valle de Aburrá, una sub regione che comprende 10 municipi. In una intervista a El Espectador, una delle bande armate ha affermato che esiste una volontà di pace la quale si è intensificata negli ultimi anni. Inoltre, il gruppo ha sottolineato che questo tavolo di dialogo con il governo, all’interno della politica di “pace totale”, è stato ricevuto “come uno spazio di riconciliazione per la pace urbana”.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Nel mese di maggio, i volontari di Operazione Colomba hanno realizzato diversi accompagnamenti ai leader della Comunità di Pace, in particolare nelle zone rurali dove sono impegnati a portare avanti i lavori agricoli. Queste attività risultano fondamentali per dare continuità all’autosufficienza alimentare, nel rispetto della natura e dell’ambiente.
Particolarmente suggestiva è stata la partecipazione di Operazione Colomba all’inaugurazione della “Casa Madre por la Paz” alla “Mesa Interetnica por la Paz de Blanquita-Murri”, uno spazio fisico che esprime il tessuto interetnico della popolazione locale costituita dal popolo Embera Eyábida, afrodiscendente e contadino. Questo spazio umanitario rappresenta un passo fondamentale per la costruzione della pace integrale, a partire dalla riconciliazione e dalla difesa di tutte le vite.