Giugno 2023

Situazione attuale

A causa dei gravi atti violenti che avevano coinvolto la guerriglia dell’ELN e i gruppi delle AGC in varie parti del Paese, lo scorso mese avevamo riportato la forte preoccupazione sollevata da diverse organizzazioni internazionali e nazionali. Purtroppo, anche il mese di giugno è stato davvero complesso, sia politicamente che per le violazioni in atto. Lo sfollamento sembra andare avanti senza sosta. In seguito a un “blocco armato” indetto dall’ELN, la Defensoria del Pueblo ha emesso lo stato di allerta per circa 5.000 persone, confinate all’interno del municipio di Nóvita nel Chocò.
Mentre, già nella settimana precedente, 600 persone erano state sfollate per via degli scontri armati tra il gruppo guerrigliero e le AGC.
Terribili anche l’omicidio di una minore di 12 anni, Alejandra Osorio Cárdenas, e l’attentato a due giovani della Comunità Indigena Wounaan, che si sono consumati sempre nell’area del Chocò. Purtroppo questo mese si riporta, inoltre, l’uccisione di Emiro Sanchez, un leader sociale di Monteria, sequestrato e poi assassinato mentre stava reclamando il suo diritto alla vita e alla terra, come esplicitato nel comunicato del 12 giugno dalla Unidad de Restitución de Tierra
A questo proposito, anche la Comunità di Pace di San José de Apartadó prosegue denunciando, attraverso i propri comunicati pubblici, come i gruppi delle AGC stiano continuando a controllare, minacciare e uccidere in tutto il territorio di San Josè.
Il governo attuale è stato, invece, attaccato da molte parti. In particolare, dopo essere stato accusato di aver ricevuto finanziamenti illeciti durante la campagna elettorale, centinaia di personalità si sono pronunciate con una lettera di appoggio al Presidente Petro per contrastare il supposto tentativo di “blando colpo di Stato” che si starebbe attuando nei suoi confronti. Tra i 370 firmatari, risalta il nome di Adolfo Perez Esquivel, Nobel per la Pace, che afferma “come, a distanza di un anno dall’elezione di Petro, il potere istituzionale, mediatico e l’apparato giuridico stanno operando per impedire le riforme e diffamare l’immagine del Presidente nello scenario internazionale” [...]. In mezzo a tanta confusione, risaltano alcune notizie positive: la costituzione di una Giurisdizione Agraria, da un lato e, dall’altro, il riconoscimento del campesino come soggetto politico di diritto in quanto “è urgente costruire la pace nelle campagne”, secondo quanto detto dalla Ministra dell’Agricoltura, Jhenifer Mojica. Un’ulteriore notizia positiva consiste nella chiusura del terzo ciclo dei colloqui di pace tra il governo colombiano e la guerriglia dell’ELN. Il processo di dialogo è avvenuto a Cuba e si è concluso con la firma degli accordi sul cessate il fuoco bilaterale e sulla partecipazione della società civile al processo.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Sono ben pochi i momenti di riposo per chi si dedica alla vita nei campi: preparare il terreno, seminare, aspettare con pazienza il raccolto e poi ricominciare di nuovo questo ciclo vitale. Gli animali da accudire, i pascoli da tenere ordinati e puliti, portano anche i volontari e le volontarie di Operazione Colomba a muoversi, a protezione della Comunità di Pace, al ritmo della terra. Anche questo mese, infatti, ci sono stati, oltre ad alcuni accompagnamenti in città, vari spostamenti nei villaggi vicini a San Josecito, soprattutto laddove i terreni impegnano le persone della Comunità nella coltivazione di vari ettari di riso, platano o mais per l’alimentazione collettiva.
I bambini e le bambine della Comunità hanno avuto, invece, modo di divertirsi nel nuovo parchetto giochi, che è divenuto un punto di ritrovo dove anche i più grandi si incontrano per raccontarsi come la giornata è trascorsa.
L’evento sicuramente più toccante del mese è consistito nella commemorazione della morte di Eduard Lanchero, figura di grande spessore etico e morale che ha accompagnato la Comunità per molti anni, prima della sua prematura scomparsa per malattia nel 2012. Sono sue molte delle frasi che ricorrono in varie iniziative della Comunità: “Finché c’è comunità, c’è speranza”, e ancora “La coscienza ci porta ad essere davvero liberi”.
Ma è stato soprattutto il dono della sua vita, fino a rischiarla al fine di portare avanti la resistenza e la lotta per la dignità e il diritto alla terra, che rimarrà indelebile nelle menti e nei cuori di tutte le persone che lo hanno conosciuto o che hanno sentito parlare di lui.
Così, alle 2 del mattino del 27 giugno, la Comunità, gli amici e le organizzazioni internazionali si sono strette intorno alla sua tomba, nel giardino del monumento dedicato alla Memoria della Comunità di Pace, per partecipare alla celebrazione Eucaristica e per commemorare la sua vita nonché il suo grande amore per il prossimo.