Luglio 2023

Situazione attuale

A inizio mese è apparso un video sui social media di un apparente nuovo gruppo armato illegale a Buenaventura, che minacciava un’ulteriore ondata di violenza contro un’altra struttura criminale.
Sempre a inizio mese è ripreso il dialogo di pace tra il governo nazionale e la dissidenza delle FARC-EP di Ivàn Mordisco, autodenominata Estado Mayor Central De las FARC-EP. Il dialogo era stato sospeso lo scorso maggio, dopo l’omicidio di quattro minori indigeni. Il governo ha nominato Camilo Gonzalez Posso, presidente di INDEPAZ, come coordinatore dei rappresentanti del governo per i negoziati. Nonostante ciò, a fine mese, si è registrata la morte di Salomé Usa Mosquera, bambina di 4 anni, e lo sfollamento di oltre 800 persone, tra le quali diverse famiglie indigene e contadine, proprio a causa di un combattimento tra la dissidenza e le forze militari.
Il 5 luglio, il Presidente colombiano Petro ha firmato il decreto 1117 attraverso il quale ha ordinato la sospensione delle operazioni militari e di Polizia contro la guerriglia dell’ELN, a partire dalla mezzanotte di giovedì 3 agosto fino al 29 gennaio 2024. Il cessate il fuoco concordato ha carattere nazionale e potrà essere prorogato, previo accordo tra le due delegazioni, durante il quarto tavolo dei negoziati che si terrà a Caracas. Il meccanismo di monitoraggio e verifica del compimento dell’Accordo è costituito dalla Forza Pubblica, dall’Alto Commissario per la Pace del governo colombiano, dai delegati dell’ELN, dalla Conferenza Episcopale Colombiana e dalla Missione di Verifica dell’ONU in Colombia.
L’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani, su richiesta dell’Ambasciatore colombiano in Svizzera Gallón, appoggerà la Colombia per implementare le raccomandazioni della Commissione della Verità: la riforma delle forze di sicurezza e la protezione dei leader sociali sono alcuni dei temi in questione. A metà mese, durante il Consiglio di Sicurezza e il Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU, la situazione della Colombia è stata una delle più discusse a Ginevra. I temi trattati sono stati i passi avanti e i ritardi nell’implementazione dell’Accordo di Pace del 2016. Il commento di Juliette Rivero, rappresentante dell’Ufficio ONU in Colombia per i Diritti Umani, è stato: “è storico il sostegno all'approccio del governo sulle questioni in tema di pace”.
Nonostante ciò, continua purtroppo a crescere il numero di leader sociali, difensori dei Diritti Umani e firmatari dell’Accordo di Pace assassinati nel 2023. Tra questi, Fredy Campo Bomba, che in un documentario, girato nel 2018, disse: “Noi indigeni stiamo in tutto il territorio. Se ci state ascoltando, vi saluto. Vi invito a difendere il territorio, le entità pubbliche indigene, i nostri bambini e bambine e la nostra lingua. Perché verranno tempi difficili e ci tengono controllati per vedere chi parla più duramente, così da prendere delle misure per zittire le persone. Tutto questo è già stato deciso. Se ci ascoltate, vi invito a difendere il territorio.” (Fredy Campo Bomba, luglio 2018, riserva indigena di Pioyá).

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie

Nella Comunità di Pace di San José de Apartadó, si incrociano le esperienze di condivisione di Ivan e Cristian, due volontari che hanno donato il loro tempo e il loro desiderio di camminare a fianco della gente di questa realtà contadina. Ivan, che ringraziamo per la sua generosità e disponibilità, è rientrato in Italia verso la metà del mese, mentre Cristian è approdato in terra colombiana nella seconda metà di luglio.
Anche in questo periodo, si sono alternati accompagnamenti in città e nelle aree rurali non solo per i consueti lavori agricoli, ma anche per monitorare e assicurare la presenza internazionale in villaggi nei quali purtroppo i gruppi armati illegali rappresentano ancora un pericolo per la vita dei membri della Comunità di Pace e della popolazione civile locale. Come descritto nel comunicato della Comunità di Pace reso pubblico a fine mese, proseguono azioni di minacce nei confronti dei suoi membri e di altri civili della zona.
Nel mese di luglio, evento centrale è stato la commemorazione del massacro di sei membri della Comunità di Pace, avvenuto l’8 luglio del 2000 nel villaggio de La Union. La Comunità di Pace si è, quindi, recata sul posto, accompagnata dai gruppi internazionali, per fare memoria di ciò che accadde 23 anni fa. Per mano dell’esercito e di paramilitari appartenenti alle AUC, 6 innocenti furono fucilati e i loro corpi lasciati alle intemperie. Durante l’atto commemorativo, un membro della Comunità, presente il giorno del massacro, ha donato quei frammenti di memoria e dolore che tanto servono per costruire oggi un cammino di Pace. Senza nessuna esitazione, ha ribadito davanti a tutti che se il prezzo da pagare oggi, per essere membro della Comunità di Pace è, come allora, la morte, questo sarà, perché lui non rinuncerà mai ai principi etici e morali della stessa.
Infine, hanno contribuito a portare anche un po' di gioia e festa due eventi importanti per i bambini, le bambine e i giovani della Comunità, che sono consistiti nella celebrazione della Prima Comunione, impartita da Padre Javier Giraldo, e nel festeggiamento dei 15 anni di una ragazza della Comunità.