Agosto 2023

Situazione attuale

All’inizio del mese è stata davvero forte l’indignazione nel Paese per l’omicidio del leader indigeno Eduardo Timana, ex-autorità della riserva indigena Ket wala – Pradera Valle, parte del Nodo Suroccidente della Coordinaciòn Colombia-Europa-Estados Unidos, una rete che riunisce 292 organizzazioni sociali e di Diritti Umani.
Un’altra tragedia si è consumata nella zona rurale del municipio di Frontino, dove Rafael Mosquera, Patriarca della Comunità Negra dell’Alto de Murrì, ha perso la vita attraversando uno dei fiumi più copiosi d’acqua dell’area, in un luogo in cui mancano i ponti per permettere alla popolazione civile il passaggio in sicurezza. CONPAZCOL ha espresso grave sdegno per l’accaduto.
A inizio agosto si è tenuto l’evento di apertura del Comité Nacional de Participaciónde la mesa de diálogos de paz con ELN nel quale la Chiesa Colombiana, insieme all’ONU, monitora il cessate il fuoco. A questo proposito, le parole di Monsignor Monsalve sono state: “E’ ora di consolidare la pace e che lo Stato e la società interagiscano in partecipazione e democrazia”. Presente all’evento anche il sacerdote gesuita e difensore dei Diritti Umani Javier Giraldo. Il comitato è stato costituito per assicurare che la società civile sia parte attiva nel processo di pace con l’ELN. Il 14 agosto è poi iniziato a Caracas, Venezuela, il quarto ciclo dei dialoghi di pace tra il governo nazionale e l’ELN, che durerà fino al 4 settembre.
A fine mese, la Giurisdizione Speciale per la Pace (JEP) ha imputato a vari militari, tra cui il generale Mario Montoya, numerosi casi di falsos positivos nella regione di Antioquia. Il militare in ritiro è accusato di essere responsabile di 130 esecuzioni extra giudiziali. Secondo la JEP, la IV Brigata, con sede nella città di Medellin, esercitò pressioni per ottenere risultati nella guerra contro-insurrezionale e consolidò il messaggio di presentare “morti in combattimenti” come unico indicatore di esito per poter acquisire incentivi e ricompense.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie

Il mese di agosto ha visto il gruppo di volontarie e volontari impegnato in vari accompagnamenti alla Comunità di Pace di San José de Apartadó, in particolare nei villaggi di Mulatos e Resbalosa. Infatti, così come denunciato anche nel documento dell’ente governativo Defensoria del Pueblo (Informe de Seguimiento IS N° 14-2023 a la Alerta Temprana n°051-20):  “la Comunità di Pace, nel suo processo di resistenza civile contadina e difesa del territorio, continua a ricevere minacce, segnalazioni, stigmatizzazioni per la sua ferrea posizione nel denunciare pubblicamente la presenza, il controllo sociale e territoriale che esercitano le AGC (Autodefensas Gaitanistas de Colombia) nella zona. [...] La Comunità di Pace continua ad essere vittima di minacce che mettono in pericolo l’organizzazione e i suoi membri”.
La difesa del territorio avviene sopratutto attraverso la coltivazione del pan-cojer, che rappresenta la base dell’alimentazione per la popolazione contadina. A causa delle gravi minacce sofferte in particolare da alcuni leader della Comunità di Pace, il mese è trascorso quindi accompagnandoli nella semina e nei raccolti dei vari prodotti in zone molto remote della selva colombiana. Nonostante la situazione di tensione, non sono mai mancati i momenti di svago e condivisione con l’intera Comunità, come è avvenuto, per esempio, il 18 agosto in concomitanza di ben cinque compleanni da celebrare.
Sono nuovamente rientrati sul campo, a pochi giorni di distanza, Silvia e Mattia.