Febbraio 2024

Situazione attuale

Il 30 gennaio la forza pubblica ha ucciso in uno scontro a fuoco, nei pressi di Turbo, tre membri del Clan del Golfo (o AGC), tra cui Robirio Antonio Usuga Restrepo (alias 'Tripaseca'), capo della struttura armata illegale. Tripaseca era coinvolto nell’attentato perpetrato a inizio gennaio, vicino a San José di Apartadò, contro una pattuglia dell’Esercito Nazionale in cui perse la vita un soldato e altri 12 rimasero feriti.
Nonostante il cammino per la Paz Total voluta dal governo Petro sia denso di ostacoli, ad oggi si rafforzano gli accordi sul cessate il fuoco bilaterali ottenuti con i tre maggiori gruppi armati illegali presenti nel Paese, a dimostrazione che ancora esiste una volontà di risoluzione del conflitto attraverso il dialogo. In particolare, dopo la chiusura della sesta sessione di dialogo tra il Governo e l’ELN, a Cuba è stato raggiunto l’accordo di estensione del cessate il fuoco bilaterale per altri 180 giorni a partire dal 6 febbraio. Un altro punto concordato è stata la sospensione, in modo unilaterale e temporale, dei sequestri a carattere economico da parte del gruppo guerrigliero. Mentre la questione relativa alla liberazione di almeno 26 persone, che l’ELN sta tenendo tuttora sequestrate, è ancora sul tavolo. Il compimento degli accordi sarà monitorato dal Mecanismo de Monitoreo Verificación, mentre ad aprile inizierà il settimo ciclo di dialogo tra il Governo e l’ELN. Un altro passo in avanti è stato fatto a fine mese con l’emissione del “Comunicato Congiunto N.22”, attraverso il quale la delegazione dell’ELN ha annunciato la conclusione di un’ulteriore riunione a L'Avana con cui è stato ribadito l’impegno di proseguire nelle attività proposte dagli accordi.
Più difficile, invece, la via di sottomissione alla giustizia delle AGC, che hanno colpito duramente la Segovia, nel nord-est di Antioquia, con combattimenti e sfollamenti di civili. Le AGC avrebbero, inoltre, pubblicato un video con il quale annunciano una possibile escalation del conflitto. In risposta, il Presidente Petro ha dichiarato che “il vecchio paramilitarismo si reincarna nel nuovo, con appoggi in Antioquia e Cordoba. L’ordine dato dal Governo è chiaro: distruggerlo”.
Rasmus Hansson, deputato dei Verdi al Parlamento norvegese, ha candidato il Presidente colombiano Petro al Premio Nobel per la Pace 2024, affermando che il lavoro per la pace fatto dal leader è di “ispirazione” per il mondo.
Purtroppo anche questo mese un giovane leader e difensore dei Diritti Umani della regione del Chocò è stato assassinato: la scomparsa di Jackson Romaña è stata riportata con cordoglio dall’Agenzia ONU per i Diritti Umani.
Una notizia, che ha avuto eco anche a livello internazionale, è stata l’estradizione in Colombia di Salvatore Mancuso, ex capo paramilitare detenuto da 12 anni negli Stati Uniti per narcotraffico. Ora dovrà pronunciarsi di fronte alla Jurisdicción Especial para la Paz in merito ai vincoli tra politici e militari che hanno collaborato con le AGC. Mancuso si è, inoltre, impegnato a guidare le autorità nel recupero dei corpi delle vittime del paramilitarismo scomparse.
A fine mese, Juliette De Rivero, rappresentante dell’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani in Colombia, ha presentato il Report Annuale 2023 sulla situazione dei DU nel Paese.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie

Nel mese di febbraio non sono cambiate le attività di accompagnamento che Operazione Colomba ha realizzato per rispondere alla necessità di monitorare e fare presenza nei villaggi in cui vivono i membri della Comunità di Pace. Questi Difensori dei Diritti Umani e dell’ambiente sono fortemente minacciati dai gruppi neo-paramilitari che occupano il territorio, generando insicurezza e pericolo per la popolazione civile.
In questo mese per la CdP le attività agricole sono continuate soprattutto con la raccolta dei prodotti che costituiscono la base dell’economia nella regione, come fagioli, riso e mais. Numerose sono state anche le attività di preparazione dei luoghi in cui si è svolta la commemorazione del 21 febbraio.
Per la Comunità di Pace, infatti, questo mese è segnato dalla ricorrenza del tragico massacro, avvenuto il 21 febbraio del 2005 nelle veredas di Mulatos e Resbalosa, in cui Luis Edoardo Guerra, la sua compagna Bellanira, il figlio Deiner di 10 anni, la famiglia di Alfonso Bolivar, composta dalla moglie Sandra e dai figli Santiago di 18 mesi e Natalia di 7 anni, vennero brutalmente trucidati da un operativo congiunto di militari e paramilitari. Proprio il 12 febbraio, la Sala de Reconocimiento de la Jurisdicción Especial para la Paz ha chiamato a deporre il colonnello Orlando Espinosa, indagato per questo massacro.
Per tale evento commemorativo, Operazione Colomba, insieme ad altre organizzazioni internazionali e a molte persone della Comunità di Pace, si è recata in questi due villaggi. Padre Javier Giraldo, sacerdote gesuita e difensore dei Diritti Umani, ha celebrato la Messa in memoria delle vittime all’Aldea di Pace “Luis Edoardo” di Mulatos. Successivamente il gruppo si è spostato a un’ora di cammino, raggiungendo la Resbalosa dove, nella piccola cappella in cui la famiglia di Alfonso fu tagliata a pezzi e seppellita, la Comunità si è riunita in preghiera, commemorando e intonando canti di speranza e pace con i bambini e le bambine di questa realtà. Anche questa volta, la Comunità di Pace è stata capace di far risaltare - con messaggi forti e di levatura etica e morale unici - momenti così dolorosi della loro storia comunitaria.
Ringraziamo Stefano, che rientrerà in Italia, per il tempo trascorso accompagnando la Comunità con semplicità e disponibilità.