Aprile 2024

Situazione attuale

È impossibile non iniziare la sintesi dei fatti salienti del mese di aprile senza parlare della grave situazione che sta vivendo la Comunità di Pace di San José de Apartadó (CdP) in seguito al duplice omicidio di due dei suoi membri, Nayeli Sepúlveda e Edison David, avvenuto lo scorso 19 marzo a Las Delicias, nel villaggio La Esperanza. Proprio per questo motivo, la Comunità di Pace ha richiesto alla Comisión Interamericana de Derechos Humanos (CIDH) - in visita in Colombia dal 2 al 16 aprile - un monitoraggio sul campo, al fine di documentare le gravi violazioni dei Diritti Umani che colpiscono non solo i suoi membri. Lo scopo della visita della CIDH è stato quello di dialogare e acquisire informazioni dalle diverse autorità nazionali, municipali e dai rappresentanti della società civile per farsi un quadro più completo sull’impatto che continua ad avere la violenza nel ledere i Diritti Umani. Durante la conferenza stampa di fine visita, la CIDH ha sottolineato che la Comunità di Pace è protetta da misure cautelari, recentemente ampliate dalla stessa CIDH a causa della situazione di violenza in loco, e ha espresso preoccupazione, esortando le autorità dello Stato a tutelare la CdP in quanto vittima di gruppi armati che la stanno perseguitando. La CIDH ha dichiarato che seguirà con attenzione l’adozione delle misure di protezione da parte dello Stato nei confronti della CdP.
L’assassinio, avvenuto il primo aprile, di Ever Albeiro Espí Hernández, leader sociale e Presidente della giunta per Azione Comunale di Beisal, dipartimento di Arauca, dimostra come purtroppo la violenza sia ancora e sempre un tema doloroso per questo Paese.
Il 21 aprile, il noto leader sociale, contadino e difensore dei Diritti Umani, Narciso Beleño, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre entrava nella sua casa nel comune di Santa Rosa, dipartimento di Bolívar. Come pubblicato da Front Line Defenders, Beleño era Presidente della Federación Agrominera del Sur del Bolívar e, per più di tre decenni, ha lavorato in difesa del territorio e della popolazione contadina nella regione, contro la presenza di gruppi paramilitari che isolavano e sfollavano con la forza le comunità. È stato uno dei principali promotori della riforma agraria nel Paese e ha promosso la restituzione delle terre e lo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali del territorio. In tutti questi anni, ha sempre lavorato instancabilmente per la costruzione della pace nei territori colpiti dalla violenza.
A questo, si aggiungono nuove minacce provenienti dalla guerriglia della dissidenza delle FARC-EP, conosciuta come Estado Mayor Central. Infatti, dopo che il Presidente Petro ha annunciato la sospensione del cessate il fuoco bilaterale nella Valle del Cauca e nel Nariño a causa dell’attentato perpetrato contro la forza pubblica a metà marzo, l’Estado Mayor Central ha minacciato nuovi attacchi a pattuglie militari e a stazioni di polizia, se non viene ripristinato il cessate il fuoco.
Nemmeno sul versante del dialogo con la guerriglia dell’ELN le cose appaiono andare avanti senza intoppi. Il prossimo incontro si sarebbe dovuto tenere il 22 aprile a Caracas, ma l’ELN avrebbe inviato alla nuova negoziatrice del Governo, Vera Grabe, un documento con cui annunciano che non ci sarebbero le condizioni per il proseguimento del dialogo. La principale causa risiederebbe nel mancato compimento di alcuni accordi stipulati previamente, tra cui la partecipazione sociale su più vasta scala alla presentazione di proposte e soluzioni al conflitto. Per questo, l’ELN ha richiesto una riunione straordinaria che è avvenuta a Caracas, in Venezuela, il 12 aprile. Il nuovo ciclo di dialogo tra Governo ed ELN riprenderà dal 20 al 25 maggio.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari e le Volontarie

Elisa Carlaccini, Capo Ufficio a Medellin dell’Agenzia ONU per i rifugiati, ha ricevuto una delegazione della CdP riconoscendone l’esempio di resistenza civile e nonviolenta nella difesa del territorio. Ed è proprio per questa difesa del diritto alla terra che la Comunità continua ad essere minacciata e i suoi membri ostacolati nel compimento delle attività quotidiane, con l’obiettivo di generare paura e sfollamento forzato - come descritto nell’ultimo comunicato reso pubblico il 21 aprile.
La presenza dei gruppi armati illegali e le minacce all’integrità e al processo di vita della Comunità di Pace sono state anche riportate da Operazione Colomba al Comitato Permanente sui Diritti Umani della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati. L’udienza si è tenuta il 24 aprile ed è stata presieduta dall’Onorevole Laura Boldrini, la quale ha dichiarato: “valuteremo una nostra visita in quei territori per portare una voce al processo di pace.”
Purtroppo anche le ultime due settimane di aprile sono state segnate da atti violenti contro la CdP: a iniziare dal furto di cibo e strumenti di lavoro nella proprietà Las Delicias, luogo del duplice omicidio, per terminare con la distruzione di un portone. Si è verificato anche un tentativo da parte di due soggetti di entrare e intimidire due minori della CdP all’interno dello spazio di San Josecito. Come se non bastasse, il gruppo delle AGC (ora autodenominatosi EGC - Esercito Gaetanista di Colombia) ha annunciato il piano di sterminare la Comunità di Pace attraverso gravi minacce di morte al suo rappresentante legale e ai familiari dello stesso. Questi gravissimi fatti sono stati tutti denunciati dalla CdP nel comunicato reso pubblico il 25 aprile.
Per queste ragioni, le attività di Operazione Colomba si sono concentrate in questo mese sull’accompagnamento dei membri della Comunità di Pace nei loro spostamenti e durante la permanenza nei villaggi, al fine di garantire loro lo svolgimento delle attività agricole quotidiane in un clima il più possibile sereno.