Quando resta soltanto la preghiera...

Palestina/Israele

Gerusalemme - 16 Febbraio 2007
Vi scrivo per aggiornarvi su cosa sta succedendo a Gerusalemme Est.
Per raccontarvi in breve gli antecedenti (In Italia a quanto mi dicono, nessuno ne ha parlato). Il 6 febbraio sono cominciati  gli scavi sotto la Moschea di al-Aqsa:  una squadra di archeologi israeliani  sta' scavando sotto il luogo più sacro dell'Islam dopo la Medina e la Mecca. Gli studiosi lavoreranno nei pressi del Muro del Pianto, luogo più sacro per la religione ebraica, ma per i mussulmani la prossimità dei due luoghi comporterà un sacrilegio nei confronti della Moschea.

"Accorrete in massa a difendere la moschea di al-Aqsa". Questo il testo dell'appello lanciato da Tayassir Tamimi, uno dei principali esponenti religiosi palestinesi.
Stamattina al risveglio, dalle finestre del solito ostello da 5 euro a notte, si potevano vedere molti soldati e poliziotti intorno alle mura di ingresso alla citta' vecchia di Gerusalemme Est:alla Porta  di Damasco e fino alla Porta di Rodi.
Gli accessi alla  Moschea di Al Aqsa  erano letteralmente presidiati.
Oggi essendo venerdi', per i mussulmani era giorno di Preghiera e molti di loro si recano alla Moschea, come da  noi i credenti vanno in Chiesa la domenica.
Gia' venerdi' scorso 9 febbraio, dal primo mattino duemila agenti di polizia erano stati schierati nella Città Vecchia, per sedare possibili disordini. E i disordini ci sono stati... Per darvi un idea di quanto fosse prevedibile che questa "provocazione" desse frutti, molte televisioni hanno schierato cameraman e telecamere ovunque ad Est...
L'accesso alla Moschea venerdi' 9 e' stato consentito solo a chi aveva carta d'identita' israeliana  ed eta' superiore ai 40 anni. Chi non ha potuto entrare in Moschea, ha cominciato a pregare all'esterno, intorno alle mura della citta' vecchia.
I soldati invece sono entrati ad Al Aqsa...armati  non di buone intenzioni....
Oggi 16 Febbraio l'accesso alla Moschea era consentito solo a chi aveva carta d'identita' israeliana ed eta' superiore ai 50 anni...
Anche oggi al richiamo della Preghiera, intorno a mezzogiorno, chi non e' potuto entrare in Moschea, ha steso tappeti e cartoni sul marciapiede e nelle piazzole intorno alle Mura e ha cominciato a pregare.
Uscendo dall'ostello per stare in mezzo alla gente a documentare, ho percepito molto pessimismo e al contempo "ostinazione" da parte dei mussulmani.
Da un fotografo  ho sentito dire che quella moltitudine di fedeli in preghiera a cielo aperto, era "provocatoria" per gli israeliani.
Allora mi chiedo, se una preghiera e' "provocatoria", come si possono definire la presenza dei Corpi Speciali della polizia (identificabili dalle "attrezzature" a disposizione e dal  passamontagna sul viso) e le centinaia di soldati schierati intorno ai fedeli.
Perche' quelle preghiere fanno cosi' paura?
Anche se io non sono credente, penso che per chi crede in Dio, sia un diritto poter pregare... che sia in Chiesa, o in Sinagoga o in Moschea o nel privato della propria casa...
Quella "provocatoria" preghiera a cielo aperto ha reso l'idea di una Gerusalemme ancora una volta vera e unica "Città di Dio", dove piu' che altrove si sente il richiamo verso un "Amore piu' Grande" di se stessi.
La preghiera e' iniziata in pace ed e' finita in pace, ma subito dopo,quando la gente incominciava a prendere la via per rientrare a casa, sulla Nablus Road che da' accesso alla stazione degli autobus per la West Bank (per inciso, tutti gli autobus anche quelli per Bethlemme sono stati fatti partire da li'), sono cominciati i disordini.
I soldati  e i corpi speciali fermavano e controllavano tutti gli "arabi" o presunti tali e poi hanno cominciato a lanciare bombe sonore e hanno arrestato alcune persone, per lo piu' ragazzini di 14, 15 anni... Ho scattato anche delle foto che allego…
Non escludo che questi ragazzi abbiano iniziato a tirare pietre, non li ho visti farlo…Ma non mi stupirei....Non perche' li giustifico, ma  perche' intuisco che alla loro eta' si impara la lezione di vita che si riceve... senza chiedersi  piu' di tanto se sia giusta o sbagliata.
Quindi alla violenza si risponde con altra violenza... L'oppresso impara a opprimere.
Mentre i soldati dividevano e allontanavano gli ultimi gruppi di persone dal piazzale antistante la Porta di Damasco, un anziano palestinese ha detto "La Ilah Illa Allah"..."Non c'e' Dio all'infuori di IDDIO"... Parole di Fede... quando resta soltanto la Preghiera ...in attesa della Pace.