Non evacuate i palestinesi dalla firing zone nelle colline a sud di Hebron

Palestina/Israele
Da un articolo uscito su Ha’aretz, giornale israeliano:
La corte di giustizia allo stato: "Non evacuate i palestinesi dalla firing zone nelle colline a sud di Hebron"


Lo stato israeliano ha stabilito che l'area denominata come "firing zone", all'interno della quale si trovano otto villaggi palestinesi, è di vitale importanza per le esercitazioni militari; il giudice Joubran ha dato tempo 60 giorni per rispondere al ricorso.
Amira Hass- Ha'aretz - Jan.17, 2013

L'alta corte israeliana, mercoledì 16 gennaio, ha ordinato allo stato israeliano di trattenersi dallo sfollare i palestinesi risiedenti in una parte della Cisgiordania che l'esercito ha deciso di far diventare  una “firing zone” (zona di addestramento), fino a nuova decisione in merito.

Il giudice Salim Joubran ha emesso un'ingiunzione temporanea che vieta allo stato di intraprendere la rimozione forzata dei ricorrenti e delle loro famiglie, e ha concesso allo stato 60 giorni per rispondere al ricorso presentato contro la decisione del luglio 2012 dell'ex ministro della difesa Ehud Barak, volta ad espellere i residenti degli otto villaggi nelle colline a sud di Hebron noti all'IDF come Firing Zone 918.

Barak aveva deciso di evacuare i residenti perchè la zona è di vitale importanza per l'addestramento dell'esercito. L'IDF ha inoltre affermato che non ci sono residenti permanenti nella zona.

Il ricorso contro la decisione dello stato israeliano è stato portato avanti dall'associazione per i diritti civili in Israele, ACRI, per conto di 108 palestinesi che rischiano di perdere le loro case.

Joubroun ha riferito che dopo aver ricevuto una spiegazione da parte dello stato, deciderà come procedere con la il ricorso, redatto dall'avvocato Tamar Feldman. L'avvocato Shlomo Lecker ha dichiarato anch’egli che presto presenterà un nuovo ricorso contro i piani di espulsione del governo, in nome di altri palestinesi.

L'associazione per i diritti civili in Israele e Shlomo Lecker si erano già battuti con un'altra causa, quando nel 1999 lo stato israeliano aveva intimato un ordine di evacuazione per dodici villaggi a sud di Hebron, e al tempo la corte di giustizia permise ai palestinesi di rientrare nelle loro abitazioni.

La questione sembrava chiusa finché l'anno scorso il governo si è rifatto avanti tramite la proposta dell’ex ministro della difesa Ehud Barak, che cambiando il numero dei villaggi che da 12 sono passati ad 8, ha fatto sì che il giudice Uzi Fogelman abrogasse la il vecchio ricorso richiedendone uno nuovo.

Il testo del ricorso include l'opinione legale di tre esperti israeliani: il professor David Kretzmer,  Eyal Benvenisti e Yuval Shany, i quali hanno sostenuto che l'evacuazione forzata di una popolazione protetta contravviene la convenzione di Ginevra, e potrebbe essere motivo di un appello alla corte penale internazionale.