Testimonianza di arresto di minore (25 giugno 2019)

Ogni anno, centinaia di minori palestinesi sono vittima dello stesso scenario.
Irruzioni in casa, anche nel cuore della notte, arresti, intimidazioni. Bendati e ammanettati, vengono trasferiti alla stazione di polizia per l’interrogatorio, spesso sottoposti a violenza lungo il percorso. Interrogati – alcuni dopo ore in transito, altri senza cibo o acqua per ore, altri privati del sonno. Soli, senza un adulto di cui si fidino al loro fianco, e senza la possibilità di consultare un avvocato. Spesso i bambini rilasciano confessioni dopo abusi verbali, minacce, violenza fisica e psicologica.

Nella Cisgiordania occupata, Israele amministra due sistemi legali ben distinti. Se in riferimento ai coloni si applica il sistema giudiziario civile e penale israeliano, i palestinesi sono soggetti al diritto militare. I bambini palestinesi subiscono così arresti, procedimenti giudiziari e incarcerazione sotto un sistema di detenzione militare che nega loro i diritti fondamentali.

Secondo i dati forniti da B’tselem, alla fine di maggio 2020, circa 142 minori palestinesi sono stati detenuti come prigionieri o sottoposti a misure preventive nelle carceri israeliane, almeno due dei quali detenuti in detenzione amministrativa.

Per approfondire la tematica: Stone Cold Justice, documentario di John Lyons e Sylvie Le Clezio