Sulla strada

Israele/Palestina

E’ un’altra splendida mattina, nessuna nuvola nel cielo azzurro di Aboud, alle 8 di mattina fa già troppo caldo, soprattutto per un Bergamasco che è abituato a vivere al freddo e cui piace il fresco.

Dopo la solita classica colazione fatta di thè ,caffè italiano, biscotti e un po’ di nutella si parte…

Oggi io e M. siamo stati invitati da J. A fare una visita a Al-Lubban paesino vicino ad Aboud, dove per arrivarci bisogna passare tra due insediamenti ebraici, quello di Ofraim e Beit-Ariet (costriti solo 10 anni fa) che si sono presi buona parte di terra di Aboud ed hanno spezzato la strada che un tempo fu la principale strada percorsa da chiunque volesse andare a Tel-Aviv, Gerusalemme o Ramallah, insomma la strada che collegava le più importanti città , ma ora è chiusa.

Già, come al solito qualcuno ha deciso che quella strada doveva essere interrotta.

Il paese di Aboud si trova proprio su questa strada che divide il paesino in due, un po’ come le stradine che passano tra i paesini della bergamasca.

L’esercito ha sbarrato con macerie e pesanti massi questa strada, interrompendola proprio alle fine del paese, dove ci sono le ultime case che delimitano il territorio abitato.

Il motivo è semplice, visto che gli insediamenti si trovano in prossimità di essa x i Palestinesi nn è più possibile percorrerla in macchina, ma solo a piedi in bici o come classico, a dorso di un mulo.

Quindi si parte e superato il primo blocco camminiamo ancora x 500 metri quando un altro blocco spezza la strada (ma nn bastava uno?? Pensiamo io e M.), intanto l’insediamento si fa sempre più vicino e riusciamo a vedere molto bene le case , la gente che gira e le solite jeep militari che sorvegliano le viette.

Questi insediamenti sembrano resident estivi Sardi, con villette a schiera tutte uguali, piscine strade asfaltate giardini ecc…

Come posso dire….Il benessere a pochi metri dal degrado….degrado dovuto a questa maledetta occupazione e questi illegali insediamenti che nn smettono un giorno di espandersi e rubare sempre più terra.

Aboud aveva molti negozi che si affacciavano sulla strada principale, la gente quando passava si fermava e i commercianti avevano lavoro e la vita era tranquilla, ma ora soli pochi negozi 6 in tutto (2 di generi alimentari, 2 di ferramenta, uno x le bombole del gas e una sartoria).sono aperti.

Nn c’è speranza e lo puoi leggere negli occhi della gente, anche se la loro tenacia e la loro forza d’animo è più invincibile di 100 1000 tanks e blindati israeliani.

Gli insediamenti sono ormai a 20 metri da noi e percorrendo sempre questa perduta strada li costeggiamo , passando tra gli alberi di ulivo di Aboud che si trovano fuori dal paese ed immersi in queste bellissime vallette Palestinesi, ma anche sotto gli insediamenti.

Ad ottobre come sapete le olive vengono raccolte…qui succede altrettanto solo che i coltivatori hanno solo una settimana, spesso solo pochi giorni e a volte 4 ore per raccoglierle….già avete capito bene….come è possibile questa disgustosa arroganza da parte dell’esercito di DIFESA israeliano e dai cari e bravi coloni che hanno il diritto di DIFENDERSI da questi cattivoni Palestinesi?

A me piacerebbe sapere cosa farebbe un coltivatore Bergamasco o Salentino se qualcuno venisse e gli dicesse che nella sua terra ha solo una settimana di tempo x raccogliere le sue olive alla fine del quale , le olive rimanenti vengono prese(rubate) da chi 10 anni fa ha deciso che questa è la sua terra…NN oso immaginare la reazione ne di uno ne dell’altro!!!

Ma queste sono storie che nn fanno notizia per i nostri sporchi media servi del potere e bramosi di fama su scoop spesso inventati e bugiardi!!

Intanto si cammina e guarda un po’! Un altro blocco sulla strada, anzi ormai la strada è finita e con un’ottima ingegneria stradale gli ebrei hanno definitivamente chiuso la strada e fatto in modo che ora l’inizio di essa partisse dalla cancellata principale dell’insediamento. Mamma mia ma quanto sono intelligenti questi ebrei, si si nn c’è che dire!

L’insediamento si trova alla nostre spalle ormai e noi stiamo arrivando ad Al-Lubban, con macchine e pulmini dei coloni che sfrecciano alla nostra destra.

Si arriva a destinazione ,finalmente, sono solo le 9,30 ma dopo una camminata del genere sotto il sole ti viene voglia davvero di mandare a Fxxxxxx qualcuno che è alle mie spalle. Un miraggio un negozietto di alimentari….Io e M. ci precipitiamo a comprare acqua, mentre J. Cerca lavoro tra un amico e l’altro che passano di li. E sì, J. Nn ha più un lavoro, ha 45 anni, 4 figli di cui uno senza un braccio e x raccimolare qualche soldo gira a piedi x il paese di Al-Lubban in cerca di lavoretti da fare. Saltuariamente lavora anche in un insediamento ,ha una carta apposta, e questo lo umilia più di ogni altra cosa, ma x campare che deve fare?? Qualsiasi cosa va bene.

Io e M. ci riposiamo un pò all’ombra di un camion mentre J. Sembra aver trovato qualche lavoretto x domani. Bene siamo davvero felici!.

Attenzione!! Una jeep di un colono si ferma davanti al negozio. E ora che vuole questo….che fa??

Scende un uomo di 30-35 anni tutti bello vestito e profumato, con paio di scarpe alla pagliacci che mi hanno fatto scappare una risata davanti a lui, che con sguardo indifferente entra nel negozio, esce con due pacchi di bottiglie di acqua e riparte. Ma come….???….Si bardano dentro i loro insediamenti, nn permettono che nessuno entri tantomeno i Palestinesi che altrimenti gli "ucciderebbero tutti e poi li butterebbero in mare e magari berrebbero il loro sangue", però loro possono entrare nei paesini Palestinesi e comprare la roba visto che costa di meno! C’è qualcosa che mi sfugge!!! Se questi terroristi potrebbero ucciderti da un momento all’altro nn ti preoccupi del fatto che fermandoti così nel paese sei più a rischio??….Forse questi cattivoni Arabi nn sono quello che tu ebreo vuoi far credere al mondo, forse sei tu il terrorista che ruba , minaccia, e infastidisci loro!!…NN vi sembra??

OOO…un altro colono si ferma e compra acqua e qualche attrezzo….ma allora è un vizio dal quale è difficile staccarsi!!….Va bè…noi nn siamo come loro e nn abbiamo paura del diverso, quindi nn facciamo più polemiche ma cerchiamo solo risposte a domande che sembrano essere assurde!

Si decide di tornare ad Aboud…. J. Ci propone di fare il giro della montagna che racchiude Al-Lubban x poi tornare x un’altra strada(sterrata) verso Aboud…..Ci sembra una bella idea quindi ripartiamo, però stavolta ci facciamo dare uno strappo in macchina da un amico di J. Che ci porta in prossimità della strada sterrata.

Arriviamo, scendiamo dal taxi, un shukran al taxista che con solito sorriso a 32 denti ci saluta a ci si accinge sotto il sole che sembra aprirti la testa da quanto picchia a ripartire a piedi.

Hai bordi della strada ogni tipo di rifiuti, da lattine di cola a pacchetti di patatine, dai bossoli dei fucili dell’M-16 che vengono sparati dall’esercito senza molti motivi validi a bossoli di razzi illuminanti ecc….

Il paesaggio e affascinate come tutta la Palestina , se nn fosse per questo caldo a volte mentre cammino per queste montagne mi sembra di essere a casa mia a Bergamo, anche se il verde qui manca e molto!

La stradina e stretta e molto tortuosa , ma una macchina ci può passare se nn proprio tranquillamente ma ci passa. Fino a due mesi fa anche questa strada era chiusa.

Passano ancora 30 minuti circa di cammino e nuovamente si arriva ad Aboud, sbucando da una via secondaria che riporta sulla strada principale.

J. ci invita a bere qualcosa di fresco e poi un thè a casa sua. Accettiamo, come rifiutare visto che ci trascinava se nn fisicamente con le parole di una ospitalità disarmante x noi "civili occidentali".

La mattinata scorre e arriva l’ora del pranzo, ma nn vogliamo trattenerci anche perché più tardi abbiamo un appuntamento con M. un altro ragazzo del paese x alcune faccende domestiche.

La strada , il sole, il cielo azzurro, l’ospitalità della gente sotto occupazione…. Dio mio! Quante cose dobbiamo ancora imparare noi civili!!

Adriano