Attacco a Gaza: la violenza colpisce solo i poveri

Israele-Territori Palestinesi Occupati
COMUNICATO STAMPA
5 gennaio 2009
 
Attacco a Gaza: la violenza colpisce solo i poveri

In queste ore l'esercito israeliano ha iniziato la seconda fase dell'operazione militare "Piombo Fuso" con una invasione di terra della Striscia di Gaza, dopo una settimana di intensi bombardamenti da parte dell'aviazione e della marina militare israeliana sul territorio palestinese controllato da Hamas.
Ad oggi si contano più di quattrocento vittime palestinesi e alcune unità israeliane, migliaia i feriti ma il bilancio si aggraverà tristemente col passare del tempo.

L'operazione militare che, secondo quanto ha affermato lo stesso ministro della difesa israeliano Ehud Barak, era stata pianificata da più di sei mesi, ha avuto il via con la fine della tregua tra Hamas e Israele, rotta dalla ripresa dei lanci di razzi dalla Striscia di Gaza verso i territori israeliani adiacenti. Ad essere colpite sono state le città di Sderot, Ashkelon e Ashdod dove sono morti quattro israeliani, tutti civili: uno di questi era un operaio beduino colpito mentre lavorava nel cantiere di un edificio ad Ashdod.

Anche la maggior parte delle vittime palestinesi sono civili (e non combattenti armati) peraltro già stremati dalla terribile crisi umanitaria causata dalla chiusura dei varchi da parte di Israele che impedisce il passaggio di cibo, medicinali e carburante: una crisi "significante", come denuncia l'OCHA, l'ufficio per gli affari umanitari dell'ONU.

(http://www.ochaopt.org/documents/ocha_opt_gaza_situation_report_2009_01_02_english.pdf)
La violenza colpisce in modo cieco tra i poveri, destinati ad essere solo un numero che cresce giorno dopo giorno.

Condanniamo con forza l'inaudita violenza messa in atto dall'azione militare israeliana.

Riteniamo sia inconcepibile pianificare un’operazione militare su così vasta scala in un'area così densamente popolata (più di 4000 abitanti per km quadrato): un'azione del genere non può non considerare l'enorme rischio che civili inermi restino coinvolti. Abbiamo il timore che l'invasione durerà ancora diversi giorni, che entrerà in ogni casa nei campi profughi della Striscia di Gaza, che provocherà ancora numerosissime vittime tra i civili e che alla fine, invece di indebolire, rafforzerà notevolmente il consenso verso Hamas.

Al tempo stesso condanniamo il lancio dei razzi da parte palestinese (di Hamas) verso le città israeliane, perché miete ulteriori vittime (sempre tra i civili), fa crescere l'odio e fornisce un inutile alibi all'aggressione israeliana.

Crediamo che il terrore, la paura, la morte e la distruzione che questa nuova esplosione di violenza sta provocando, darà come unico risultato quello di far rinvigorire la rabbia nei confronti dell'altra parte, di dare più forza e sostegno proprio a quelle forze che con questa aggressione si vorrebbero indebolire e di allontanare quindi a tempo indefinito una possibile soluzione al conflitto basata sulla giustizia e sulla riconciliazione.

L'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII (fondata da don Oreste Benzi) è presente nell'area dal 2002 attraverso i Caschi Bianchi del "Progetto Go'El" e attraverso il Corpo Nonviolento di Pace dell’Associazione, denominato "Operazione Colomba".

L’obiettivo è quello di promuovere spazi di riconciliazione e pace partendo dalla condivisione della vita con le vittime del conflitto e lavorando per una risoluzione nonviolenta del conflitto e sostenendo chi, da entrambe le parti, si oppone con metodi pacifici all'occupazione dei Territori Palestinesi e lavora per la difesa dei diritti umani.

L'Operazione Colomba è stata per lungo tempo presente anche nella Striscia di Gaza e attualmente ha una presenza in Cisgiordania (nelle colline a sud di Hebron) e in Israele.

Nei prossimi giorni i volontari di Operazione Colomba si recheranno a Sderot e tenteranno di entrare nella Striscia di Gaza per raggiungere le persone conosciute in passato e portare sostegno a quelle maggiormente in difficoltà.

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Il responsabile Generale
Giovanni Paolo Ramonda

Animatore Generale Operazione Colomba
Antonio De Filippis

Per contatti e ulteriori informazioni:
Alberto Capannini