Abitanti del piccolo villaggio di Susiya

Palestina Sostenibile

2 maggio 2009

Gli abitanti del piccolo villaggio di Susiya nelle colline a sud di Hebron (Cisgiordania), adiacente all'omonima colonia, hanno innaugurato sabato 2 maggio un impianto eolico e solare per la produzione di energia elettrica locale. Mentre gli insediamenti israeliani nei Territori Occupati dispongono di rete idrica (che pesca nelle falde comuni e spesso manca di quella fognaria scaricando i liquami a cielo aperto) ed elettrica (proveniente dalle centrali nucleari in Israele), i villaggi palestinesi spesso non hanno ne i permessi ne la possibilità di dotarsi di alcuna infrastruttura che migliori le condizioni di vita nel contesto rurale, dovendo rivolgersi all'aiuto della cooperazione internazionale per superare gli ostacoli posti dall'occupazione che controlla e debilita l'intera economia.

Erano presenti associazioni pacifiste israeliane (Tayush, Combatants for Peace) ed internazionali (Operazione Colomba, Cristian Peacemaker Team, EAPPI) che hanno organizzato gruppi d'incontro tra palestinesi ed israeliani: queste considerano infatti che solo dal lavoro in comune possa nascere una pace effettiva, sull'esempio di quanto accaduto in Irlanda del Nord.
La settimana precedente la polizia israeliana aveva loro impedito l'accesso in Cisgiordania, frustrando i tentativi di dialogo della società civile moderata. Il numeroso gruppo nonviolento, circa 150 persone, ha camminato sino alla collina di fronte al villaggio di Susiya dove è stato creato un avamposto dell'insediamento israeliano e viene di fatto proibito o reso estremamente pericoloso l'accesso dei palestinesi alle proprie terre.
In questa zona, di fatto sotto controllo militare israeliano, si trova un pozzo da cui gli abitanti di Susiya non possono rifornirsi senza rischiare aggressioni da parti dei coloni (negli ultimi anni tre palestinesi sono stati uccisi) o l'arresto da parte dell'esercito.
Il gruppo di palestinesi, israeliani ed internazionali ha camminato sino al pozzo raccogliendo simbolicamente un secchio d'acqua, prima di venire allontanato dall'esercito israeliano. Nonostante il successo dell'iniziativa nonviolenta volta a sancire l'illegalità della presenza degli insediamenti e del controllo militare nella zona e riaffermare il diritto dei palestinesi sulle proprie terre in Cisgiordania, nonché aprire sempre più spazi d'incontro tra le parti in conflitto, occasioni significative ma purtroppo minoritarie, si temono nei prossimi giorni ritorsioni da parte dei coloni verso gli abitanti del villaggio di Susiya, continuamente esposti alla violenza dell'occupazione.

Susiya