27 luglio 2009 // At-Tuwani, Cisgiordania - Territori Palestinesi Occupati
Nella mattina del 27 luglio un centinaio di bambini palestinesi hanno marciato da At-Tuwani al villaggio di Tuba percorrendo il sentiero in cui piu' volte i coloni hanno attaccato bambini, pastori palestinesi ed internazionali. L'azione si è svolta durante l'intera mattinata partendo dalla scuola di At-Tuwani dove attorno alle nove il corteo si e' riunito per dare inizio alla marcia verso Tuba. I bambini hanno marciato portando con loro striscioni e bandiere, suonando e cantando. Ad accompagnarli le animatrici del summer camp, alcuni genitori ed i volontari di Operazione Colomba e Christian Peacemaker Teams. La marcia e' stata organizzata per affermare il diritto dei palestinesi di percorrere strade che attraversano le loro terre e per manifestare solidarieta' ai bambini dei villaggi di Tuba e Maghaer Al-Abeed che frequentano la scuola di At-Tuwani e che quotidianamente percorrono la strada che divide l'insediamento di Ma'on dall'avamposto illegale di Havat Ma'on.
Proprio su questa strada, infatti, i bambini sono stati piu' volte attaccati dai coloni e i ripetuti episodi di violenza hanno reso necessaria una scorta militare israeliana che accompagni i bambini lungo un tratto del percorso., Il corteo e' riuscito a raggiungere il villaggio di Tuba senza particolari problemi. Una jeep di soldati ha raggiunto il villaggio per ottenere informazioni in merito al tragitto di ritorno, consigliando non solo di non passare troppo vicino alla colonia, ma anche di evitare il passaggio lungo la strada tra l'avamposto e l'insediamento, considerata zona privata. Il padre di uno dei bambini ha chiesto piu' volte ai soldati di accompagnare il corteo lungo la strada che quotidianamente i bambini percorrono ma i soldati si sono rifiutati perche' non autorizzati a scortare adulti ed internazionali ma solo bambini. Il corteo ha proseguito cosi' la marcia in direzione del villaggio di At-Tuwani ed e' stato raggiunto da due auto di coloni che si sono messe in coda, inveendo contro i partecipanti in maniera provocatoria, non riuscendo però nel loro intento intimidatorio.
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