C/S: Colline a Sud di Hebron, l'esercito israeliano distrugge 9 cisterne d'acqua

Comunicato Stampa

At-Tuwani, 5 Luglio – Nella tarda mattinata di martedì 5 luglio, verso le 11:30 del mattino l’ esercito israeliano, DCO border police sono arrivati nel villaggio palestinese di Amniyr seguiti da diversi camion con rimorchio, montacarichi e scavatori. Sono iniziate immediatemente le demolizioni, attirando l’attenzione di un gruppo di coloni provenienti probabilmente dalla vicina colonia di Suseya, che si sono messi a fare picnic proprio davanti al villaggio.

Aminyr è abitato da circa 11 famiglie, si trova a nordest del villaggio palestinese di Susiya e della vicina colonia israeliana di Suseya. Le persone che ci vivono sono tutti pastori e agricoltori e, come la maggior parte dei residenti palestinesi in quell’area, completamente dipendenti dalle risorse d’acqua sopratutto durante la stagione estiva.

Il prezzo dell’acqua è più elevato in quest’area (Area C) della West Bank, questo perchè in aggiunta al costo in sè, devono pagare anche il trasporto dalla città di Yatta attraverso strade non agilmente percorribili, come invece sono quelle per cittadini israeliani, alle quali senza uno specifico permesso i residenti palestinesi dell’area non hanno accesso.

Un metro cubo d’acqua nella vicina città di Yatta costa 6 shekels. Nel villaggio di Amniyr costa 35. Una cisterna che contiene 2 metri cubi d’acqua costa 1000 shekels. In tutto il danno ammonta a 10,000 shekels che in quest’area corrisponde a mezzo anno di lavoro.

Questa è la quinta deomolizione per Amniyr nell’ultimo anno, confermano i residenti del villaggio e Nasser Nawaja di B’Tselem. Solo un mese fa l’esercito israeliano ha distrutto 11 case/tenda e due cisterne piene d’acqua. Le stesse cisterne erano giè state distrutte cinque mesi prima e ricostruite grazie all’aiuto di Ta’ayush, un gruppo si israeliani pacifisti. Vicino al villaggio si possono scorgere ancora i resti dell’ultima demolizione.

Dieci famiglie adesso si sono trasferite a Yatta, vengono solo durante il giorno per prendersi cura dei loro olivi anche se non hanno un posto per dormire e niente acqua. Ci sono però alcuni che si rifiutano di andarsene. Mohammed Hussain Jabour e sua moglie Zaffra rifiutano di andar via, poichè cresciuti praticamente in quelle terre.

“Cosa dovremmo fare?” dice Zaffra, “Cosa berremo? Non possiamo vivere senz’acqua”

Quest’ultima demolizione fa suguito ad un’altra più recente, quella del villaggio di Bir Al ‘Eid, due kilometri più a sud. Avvenimenti molto recenti facenti parte di una lunga serie di deomolizioni che va avanti da molti anni in quest’area.

Operazione Colomba e Christian Peacemaker Teams mantengono una presenza costante nel villaggio di At-Tuwani e nell’area delle colline a sud di Hebron dal 2004.

Foto dell’incidente Christian Peacemaker Teams: http://snipurl.com/27xm7b

[Note: secondo la IV Convenzione di Ginevra, la II Convenzione dell'Aja, la Corte Internazionale di Giustizia e numerose risoluzioni ONU, tutti gli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati sono illegali. Gli avamposti sono considerati illegali anche secondo la legge israeliana.]