Israeliani e attivista americana arrestati durante manifestazione contro il Muro

COMUNICATO STAMPA
Israele/Territori Palestinesi Occupati - 9 giugno 2005

CITTADINI ISRAELIANI E ATTIVISTA AMERICANA ARRESTATI DALL'ESERCITO ISRAELIANO DURANTE MANIFESTAZIONE CONTRO IL MURO

Salfit - nord Ramallah

Oggi due cittadini israeliani e una cittadina americana (Chelly) sono stati arrestati dall'esercito israeliano durante una manifestazione nonviolenta contro la costruzione del Muro in atto a Salfit.
I tre arrestati non hanno commesso nessun gesto violento o aggressivo e stavano documentando con video un dialogo in atto da più di un'ora tra un centinaio di pacifici e disarmati manifestanti palestinesi e circa 20 soldati dell'esercito israeliano.
Dopo l'arresto dei tre, i soldati hanno anche fermato un volontario italiano dell Operazione Colomba, Corpo Nonviolento di pace dell Associazione Comunita Papa Giovanni XXIII, che è stato rilasciato poco dopo.
Numerosi gas lacrimogeni cancerogeni (piu di 50) sono stati lanciati contro i manifestanti, due di essi (palestinesi) sono stati gravemente intossicati dai fumogeni. Altri 3 manifestanti palestinesi sono stati bastonati dai soldati.
I manifestanti hanno cercato di raggiungere il cantiere del muro, per prevenire la distruzione dei numerosi alberi di ulivo.
Il cantiere del Muro in questione dista ben 22 km dalla Linea Verde, il limite tra Territori Occupati e Stato d'Israele. Il villaggio di Salfit perderà piu di 600 ettari di terra con decine di migliaia di alberi d'ulivo, base della debole economia di ogni famiglia.
In alcuni punti il Muro che si sta costruendo intorno l'insediamento di Ariel, dista anche più di un chilometro dall'insediamento, creando così spazio per la futura espansione dello stesso.
Alla manifestazione erano presenti pacifisti israeliani, internazionali e anche alcuni italiani.
In serata la ragazza americana arrestata è stata rilasciata dopo aver firmato un foglio in cui si impegna a non tornare nel nord della Cisgiordania per le prossime due settimane. I due pacifisti israeliani sono tuttora in stato di arresto avendo rifiutato di firmare un analogo foglio.