Soldati IDF aggrediscono pastore palestinese

COMUNICATO STAMPA
Israele/Territori Palestinesi Occupati - 1 agosto 2005

SOLDATI IDF AGGREDISCONO INGIUSTAMENTE PASTORE PALESTINESE

At-Tuwani, Southern Hebron Hills- Territori Occupati Palestinesi, 1 agosto 2005

Soldati IDF non rispettando le leggi israeliane aggrediscono ingiustamente pastore palestinese denunciandolo di pascolare su terreni soggetti a restrizione militare, di fatto sostenendo le accuse di alcuni coloni nazional-religiosi parte del movimento anti-ritiro dalla Striscia di Gaza.

Oggi, 1 agosto 2005, un gruppo di pastori del villaggio di At-Tuwani, Southern Hebron Hills, Territori Palestinesi Occupati, stava pascolando le greggi nelle sue terre nella valle vicino a Kharruba, di fronte all’outpost di Havat Ma’on.
Verso le 10 del mattino è sopraggiunto il responsabile della sicurezza dell’insediamento che ha subito chiamato l’esercito israeliano (IDF).
La pattuglia, intervenuta sul posto, ha ordinato ai pastori di allontanarsi dall’area.
I pastori hanno mostrato all’ufficiale incaricato la mappa consegnata loro dal DCL secondo la quale la zona in questione non è “zona militare chiusa”.
A quel punto, l’ufficiale ha preso la mappa, mostrandola all’incaricato della sicurezza di Ma’on, ha commentato “questa è merda di vacca”, l’ha strappata e ha cacciato via i pastori palestinesi.
Cinque soldati hanno aggredito uno dei pastori picchiandolo, senza che questi avesse compiuto alcun atto illegale o aggressivo.
Sul posto erano presenti anche alcuni volontari internazionali di Operazione Colomba e Christian Peacemakers Team, che hanno ripreso con videocamera e macchina fotografica l’accaduto.
Uno di loro è stato spinto via con forza dall’ufficiale.
I volontari internazionali hanno subito chiamato la polizia israeliana, che però si è presentata solamente un’ora dopo. All’arrivo dei poliziotti, l’ufficiale IDF ha mentito sullo svolgimento dei fatti accusando il pastore di aver aggredito per primo i soldati.
La polizia ha portato al comando il pastore palestinese ed il volontario italiano per sporgere denuncia. Completata la dichiarazione nella stazione di Kiriat Arba, il volontario è stato allontanato a forza da un ufficiale della polizia che gli ha anche detto di tornarsene in Italia.
Il pastore palestinese è stato arrestato ed è uscito solo dopo il pagamento di una cauzione di 2000 SK da parte di amici ebrei israeliani.
Successivamente si è recato all’ospedale di Hebron, accusando dolori al fegato in seguito al pestaggio dei soldati.
È importante sottolineare che i pastori stavano pascolando le pecore su terre di loro proprietà non interessate dalla chiusura dell’area militare e quindi non soggette ad alcuna restrizione da parte delle autorità israeliane, secondo gli accordi di Oslo.
I fatti di oggi manifestano il mancato rispetto delle leggi israeliane da parte del battaglione IDF in servizio nelle Southern Hebron Hills in questo periodo, il cui comportamento evidenzia un chiaro sostegno ai coloni nazional-religiosi di quest’area, parte anch’essi del movimento anti-ritiro dalla Striscia di Gaza.

Operazione Colomba [Ass. Papa Giovanni XXIII]