Lacrimogeni e arresti a Bil'in

COMUNICATO STAMPA
Israele/Territori Palestinesi Occupati - 9 dicembre 2005

MANIFESTAZIONE NONVIOLENTA CONTRO IL MURO NEL VILLAGGIO DI BI'LIN
Sparati numerosi lacrimogeni, arrestato un manifestante israeliano.
Tra gli osservatori John Dugard e Darka Topali, alti funzionari ONU per i diritti umani

Bil'in, Ramallah Area - Questa mattina un centinaio di manifestanti tra cui numerosi pacifisti israeliani e internazionali hanno formato un corteo pacifico portando piante di ulivo da piantare sul tracciato del Muro di Separazione nei pressi dell'insediamento di Mod'in Ilit.

Non appena il corteo si è trovato sul cantiere, prima ancora che la manifestazione vera e propria iniziasse l'esercito ha arrestato un attivista israeliano. Subito dopo è iniziato un fitto lancio di gas lacrimogeni seguiti da ripetute cariche delle forze dell'ordine che hanno respinto il corteo di diverse centinaio di metri. I dimostranti, ricompattatisi sono riusciti a tornare sul tracciato del Muro e a piantare alcuni alberi di ulivo. Quattro giovani coloni osservavano da poco distante scattando foto.
La manifestazione è proseguita con diversi momenti di tensione in cui i soldati hanno spinto e strattonato diverse persone presenti. In particolare i soldati hanno cercato di arrestare un ragazzino malmenandolo e schiacciandolo a terra. I manifestanti e i giornalisti presenti sono riusciti a farlo rilasciare. In seguito un ufficiale ha dichiarato la zona "area militare chiusa" e ha quindi ordinato ai presenti di evacuare in cinque minuti. Subito dopo soldati e poliziotti hanno cominciato a spintonare le persone che si avviavano verso il villaggio, in alcuni casi gettandole a terra.
Nessuno dei coloni è stato invitato ad evacuare ne è stato arrestato pur rimanendo all'interno dell'area militare chiusa.

Nei pressi del cantiere erano presenti anche alcuni osservatori delle Nazioni Unite tra cui John Dougard, special rapporteur ONU per i Diritti Umani e Darka Topali dell'Ufficio dell'Alta Commissione ONU per i Diritti Umani. Nonostante gli osservatori fossero a notevole distanza dal luogo della manifestazione sono stati oggetto del lancio di alcuni lacrimogeni.

Alla manifestazione erano presenti due volontari di Operazione Colomba, corpo nonviolento di pace della comunità Papa Giovanni XXIII.