C/S: Esercito israeliano arresta giovane palestinese sulle colline a sud di Hebron

Tuba, Colline a sud di Hebron - Territori Palestinesi Occupati

Nella mattina di sabato 30 ottobre, alle ore 10:30 circa, l'esercito israeliano ha arrestato un giovane palestinese nei pressi del villaggio palestinese di Tuba, sulle colline a sud di Hebron. Il ragazzo è stato fermato mentre riprendeva con la propria telecamera i militari israeliani che scacciavano altri due giovani pastori palestinesi del villaggio di Tuba.

I pastori palestinesi, accompagnati da volontari di Operazione Colomba (corpo nonviolento dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII), stavano pascolando già dalla prima mattinata nell'area di Umm Zeitouna, su terre di proprietà dei palestinesi.

Intorno alle ore 10:00, un gruppo di attivisti israeliani di Ta'ayush si è unito all'accompagnamento dei pastori. Dopo circa dieci minuti, sono sopraggiunti sul posto tre jeep e due blindati di esercito, DCO (ufficio distrettuale di coordinamento dell'IDF) e polizia israeliani, circondando tutta l'area di Umm Zeitouna. I soldati israeliani sono quindi scesi dai mezzi e dalla cima delle colline si sono diretti a valle verso i pastori palestinesi che, assieme alle proprie greggi, sono rientrati verso il villaggio di Tuba.

Attivisti israeliani e internazionali presenti sul posto hanno cercato un contatto con i militari israeliani, tentando di spiegare loro che, secondo la stessa legge israeliana, le terre su cui si trovavano erano di proprietà privata palestinese e che qualsiasi azione che impedisse il libero accesso ai palestinesi sarebbe stata illegale.

Ciononostante, i soldati hanno proseguito verso il villaggio di Tuba, dove nel frattempo un altro giovane palestinese del villaggio, attivista per l'organizzazione israeliana per i diritti umani B'Tselem, stava riprendendo l'azione militare.

I militari hanno quindi circondato il palestinese, lo hanno trattenuto e costretto a seguirli fino alla bypass road, impedendogli lungo il tragitto di rispondere al cellulare.  Il giovane è stato quindi caricato su uno dei mezzi e portato alla base militare vicino all'insediamento di Suseya, dove è stato trattenuto per circa cinque ore.

Dopo il suo rilascio, il giovane palestinese ha raccontato agli internazionali di essere rimasto per lungo tempo ammanettato e bendato senza la possibilità di utilizzare il telefono cellulare. Il ragazzo ha poi riferito che nessuno dei soldati parlava arabo e che, nonostante fosse disposto a parlare inglese, nessuno ha voluto comunicare con lui.

Questo genere di episodi è del tutto frequente in questa area, dove lo stretto regime di occupazione militare e le continue violenze da parte dei coloni israeliani, negano continuamente i diritti fondamentali dei palestinesi, tra cui il libero accesso alle proprie terre.

Ciononostante, le comunità palestinesi delle colline a sud di Hebron sono fortemente impegnate a resistere in modo nonviolento all'occupazione israeliana.

Operazione Colomba e Christian Peacemaker Teams mantengono una presenza costante nel villaggio di At-Tuwani e nell'area delle colline a sud di Hebron dal 2004.

[Note: secondo la IV Convenzione di Ginevra, la II Convenzione dell'Aja, la Corte Internazionale di Giustizia e numerose risoluzioni ONU, tutti gli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati sono illegali. Gli avamposti sono considerati illegali anche secondo la legge israeliana.]