Giugno 2016

SITUAZIONE ATTUALE

Giugno è il mese del Ramadan, il mese sacro per i musulmani, durante il quale il digiuno diurno rallenta i ritmi e le giornate.
Eppure, la calma apparente che sembrava legata a questo mese è stata scossa da gravi avvenimenti che hanno continuato ad alimentare il conflitto. L'8 Giugno, a Tel Aviv, due ragazzi palestinesi, provenienti dalla città di Yatta, a sud di Hebron, hanno fatto fuoco in un bar del centro provocando la morte di quattro persone e numerosi feriti. Le conseguenze di questo evento sono ricadute su una fascia molto grande della popolazione palestinese, non solo sui responsabili dell'attacco.
Il governo israeliano, infatti, ha adottato una politica di “punizioni collettive” che si è tradotta nella revoca dei permessi concessi ai palestinesi per pregare nella Città Sacra di Gerusalemme e nella chiusura totale degli accessi alla città di Yatta.
Isolare Yatta significa privare i palestinesi, provenienti dalle comunità vicine, della possibilità di accedere ad ospedali, scuole e servizi.

Nei Territori Occupati, già nei primi mesi estivi, le risorse idriche sono state dimezzate. La società israeliana Mekorot, che si occupa della distribuzione di acqua in Cisgiordania, pare aver ridotto del 50% le forniture, mantenendo invece inalterata la quota destinata alle colonie illegali dell'area. Nella Striscia di Gaza i problemi relativi all'accesso all'acqua sono divenuti drammatici. Queste politiche puntano a rendere sempre più difficile per il popolo palestinese la vita quotidiana sulla loro terra.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Il mese ad At-Tuwani si è aperto con un'insolita tranquillità ed una calma apparente. Il digiuno del Ramadan ha creato un clima più tranquillo e rallentato rispetto al resto dell'anno. Poi però sono arrivati anche qui gli effetti dell'attentato a Tel Aviv. L'esercito israeliano si è presentato “puntuale” per la chiusura della strada che collega il villaggio di At-Tuwani alla città di Yatta, non solo barricando la popolazione di Yatta all'interno della città stessa, ma anche isolando i villaggi circostanti dalla principale città dell'area.
Questo periodo di Ramadan è stato scosso anche da altre azioni dell'esercito israeliano e dei suoi bulldozer: nei villaggi palestinesi di Wadi Jheish e Deirat, hanno demolito due case e altri edifici di differente utilizzo, sotto il caldo delle due del pomeriggio, momento durante il quale i palestinesi digiunano.
Questi avvenimenti, che sono come una goccia nel mare dell'occupazione, ci hanno tenuti impegnati e ci hanno ricordato che l'attenzione qui, va sempre e comunque mantenuta alta.