Novembre 2016

SITUAZIONE ATTUALE

Anche nel mese di Novembre sono continuati gli abusi da parte delle forze israeliane nei territori palestinesi occupati a sud di Hebron. Le forze israeliane hanno fatto vari raid nel distretto di Hebron e nei villaggi vicini, detenendo molti palestinesi, senza distinzioni di età, compresi anziani e minorenni.
Sono continuate anche le confische, le consegne di "stop working orders" e le demolizioni, le quali, secondo le Nazioni Unite, stanno aumentando di anno in anno. In particolare nella mattinata del 15 Novembre ci sono state demolizioni sia nel villaggio palestinese di Umm Al-Kheir che in quello di Deirat.
Nel corso del mese non sono mancati nemmeno i blocchi delle strade, che rendono impossibile lo svolgimento delle normali azioni quotidiane ai palestinesi. Il 14 Novembre sono state chiuse due strade nel distretto di Hebron, impedendo il raggiungimento della città e del vicino villaggio palestinese di Sair.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Il mese di Novembre, per i volontari di Operazione Colomba e per gli abitanti di At-Tuwani e dei villaggi limitrofi, è stato caratterizzato da un apparente tranquillità e dall'attesa della pioggia, essenziale per poter seminare.
Quest'attesa è stata riempita, oltre che da molte previsioni su quale sarebbe stato il primo giorno di pioggia, dalle attività di preparazione della terra. I volontari di Operazione Colomba hanno accompagnato i palestinesi in queste attività, sia ad At-Tuwani che nelle valli vicino a Tuba. In alcune valli le erbacce e i sassi sono stati pazientemente rimossi a mano.
Purtroppo nel corso del mese non sono mancate le demolizioni e le confische di materiali palestinesi ad opera delle forze israeliane. Nel villaggio palestinese di Wadi Jheish sono state confiscate una cisterna e vari materiali da lavoro; mentre ci sono state ancora demolizioni ad Umm Al-Kheir, dove sono stati demoliti il centro comunitario, appena ricostruito, e una struttura residenziale. Nel villaggio palestinese di Deirat, invece, è stato demolito un pozzo.
I volontari di Operazione Colomba hanno monitorato le demolizioni e le confische.
Hanno assistito anche all'ennesimo abuso delle forze israeliane nei confronti dei palestinesi. Il 15 Novembre un colono israeliano ha aggredito un giovane pastore palestinese di Jinba, cercando di rubargli delle pecore, e le forze armate israeliane, anziché tutelare la vittima dell'aggressione, hanno fatto irruzione nel villaggio, intimidendo con la loro sola presenza gli abitanti. Alcuni volontari di Operazione Colomba hanno dunque passato la notte a Jinba, perché la comunità locale temeva che ci sarebbe potuto essere un raid notturno come conseguenza degli avvenimenti del giorno.
Nel corso del mese di Novembre è poi aumentata la preoccupazione dei volontari e dei palestinesi per l'espansione illegittima dei coloni che abitano nell'avamposto illegale di Havat Ma'on. Diventa sempre più difficile percorrere la strada che collega At-Tuwani a Tuba, a causa della costante presenza di coloni che spesso cercano di tagliare la strada a chiunque si accinga a percorrerla, senza distinzione alcuna tra donne, bambini e uomini. I volontari hanno spesso accompagnato i palestinesi, tra cui anche una donna incinta, che dovevano tornare a Tuba da At-Tuwani, proprio per il timore che la costante presenza dei coloni incute su tutti.
I volontari stanno monitorando la situazione e hanno osservato che i coloni di Havat Ma'on stanno illegalmente portando avanti lavori, dato che gli avamposti sono illegali anche per il diritto israeliano e non solo per il diritto internazionale. Eppure case già esistenti e già illegali vengono ampliate impunemente.
I volontari di Operazione Colomba sono anche tornati a Burin, villaggio palestinese vicino a Nablus, per incontrare una famiglia di pastori che non può più far pascolare tranquillamente le pecore sulla propria terra a causa della presenza dei coloni israeliani, rendendosi disponibili per futuri accompagnamenti.