Gennaio 2017

SITUAZIONE ATTUALE

Il 2017 non è iniziato nel migliore dei modi nelle colline a Sud Hebron. Le ragioni sembrano venire da lontano ma gli sviluppi sono locali. Se a dicembre la decisione dell'ONU di condannare le colonie israeliane aveva acceso una piccola speranza tra i palestinesi, in gennaio l'atmosfera è radicalmente cambiata con l'insediamento alla Casa Bianca del Presidente Trump e la conseguente decisione di Netanyahu di implementare le colonie israeliane in Cisgiordania.

Altro elemento che ha avuto ripercussioni nell'area a Sud di Hebron è stato l'attentato avvenuto a Gerusalemme l'8 gennaio. Nei giorni successivi la scorta militare per lo school patrol si è fatta attendere per ore, o addirittura non è arrivata, perché impegnata in controlli e check-point. Contemporaneamente sono continuate le demolizioni di strade, gli attacchi dei coloni agli internazionali e agli attivisti israeliani, gli stop working orders nei villaggi a ridosso della Firing Zone e il danneggiamento delle terre palestinesi da parte dei coloni.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

I volontari di Operazione Colomba si sono dovuti confrontare con la violenza diretta dei coloni quando, il 7 gennaio, sono stati attaccati da persone mascherate provenienti dall'avamposto di Havat Ma’On (video). Lanci di sassi, calci, spintoni e pressioni solo per aver accompagnato un palestinese ad arare sulla propria terra. La violenza dell'occupazione si è manifestata anche nella quotidiana violazione del Diritto Internazionale e dei Diritti Umani. Ad esempio dal primo gennaio è attivo l'impianto fognario della colonia di Karmel, impianto che sversa liquami direttamente sui campi coltivati del villaggio palestinese di Umm al Kheir. I volontari di Operazione Colomba, collaborando con gli abitanti del villaggio, hanno documentato e denunciato pubblicamente il fatto. Per quanto riguarda la scuola è stato tempo di vacanze con tre settimane di interruzione tra i due semestri. Ad interrompersi, prima delle vacanze però, è stato anche lo school patrol: i volontari di Operazione Colomba hanno dovuto scortare i bambini a casa percorrendo sentieri lunghi e pericolosi per arrivare ai villaggi di Tuba e Maghayir al Abeed. Tutto questo perché i soldati israeliani non si sono presentati, mettendo in pericolo la vita dei bambini, esposti agli attacchi dei coloni. Non sono mancate neanche le demolizioni come quella della strada ad uso agricolo che collega Yatta a Bani Na’Im o i fogli di stop working orders recapitati alle famiglie del villaggio di Tuba. Di pari passo la risposta pacifica palestinese non è mancata: a Tuwani è stata costruita una tenda per i bambini di Tuba, un posto dove attendere lo school patrol, nonostante le pressioni e le minacce dei soldati, dell'Amministrazione Civile Israeliana nei territori occupati e dei coloni di Ma’On. I volontari di Operazione Colomba hanno presidiato l'area con le famiglie palestinesi, fino a notte fonda, per controllare che la tenda non venisse distrutta dai coloni. Sempre a Tuwani i volontari hanno contribuito alla piantumazione di un centinaio di ulivi confrontandosi quotidianamente con le visite e le minacce dell'esercito israeliano e dei coloni. La pioggia di fine mese ha irrigato i nuovi ulivi e bagnato le valli, pronte ore ad accogliere pastori e greggi di pecore.