Agosto 2020

SITUAZIONE ATTUALE

In Israele continuano ormai da circa dieci settimane le proteste contro il premier Benjamin Netanyahu accusato di corruzione, frode e abuso di potere.
Il 13 agosto Israele ed Emirati Arabi Uniti hanno firmato un Accordo di pace e di normalizzazione dei rapporti diplomatici. I due Paesi hanno instaurato rapporti bilaterali che abbracceranno tutti i settori dagli investimenti e il turismo alle telecomunicazioni e la sicurezza. In cambio Netanyahu ha congelato l’annessione di parti della Cisgiordania. Come conseguenza, il presidente dell’Autorità Palestinese, Abu Mazen, ha provveduto al ritiro del rappresentante diplomatico ad Abu Dhabi.
L’Accordo fra i due Paesi si mostra come l’ennesima prova di quanto la questione palestinese sia accantonata nella geopolitica internazionale: se prima la condizione necessaria era la creazione di uno Stato palestinese, ora è sufficiente la promessa di non procedere con l’annessione di parti della Cisgiordania.
Il mese di agosto ha registrato un intensificarsi delle ostilità tra la Striscia di Gaza e Israele.

In Cisgiordania, più di un centinaio di palestinesi, tra cui almeno 15 minori, sono stati feriti dalle forze israeliane in molteplici episodi.
Nelle prime settimane di agosto, in particolare nei giorni della festa musulmana dell’Eid al-Adha, decine di migliaia di palestinesi della Cisgiordania sono riusciti liberamente ad entrare in Israele dirigendosi nelle vecchie città e villaggi di origine e verso le spiagge, sfruttando aperture nella barriera di separazione israeliana. Le ragioni di questa sorta di concessione sono ancora ignote e le Autorità israeliane non hanno voluto esprimersi a riguardo.
Continua la politica delle demolizioni nell’area a sud di Hebron, Betlemme, Jenin, Gerusalemme Est e nell’area destinata da Israele all’espansione dell’insediamento di Ma’ale Adumim. Circa una sessantina di strutture di proprietà palestinese sono state demolite o sequestrate, sfollando almeno 130 palestinesi.
Più di 650 alberi sono stati danneggiati da coloni israeliani, nel distretto di Nablus presso ‘Asira ash Shamaliya e Qaryut, così come nel governatorato di Hebron, nei villaggi di Khirbet at Twamin e Sa’ir.
Secondo fonti israeliane, diversi veicoli sono stati danneggiati dal lancio di pietre lanciate da palestinesi in transito su strade della Cisgiordania, una ragazza ne è rimasta ferita.
In merito alla crisi pandemica, la situazione a Gaza è peggiorata drasticamente durante il mese. I casi positivi al COVID-19 sono saliti a 135 e si è registrato un decesso. La situazione risulta particolarmente drammatica per la presenza di soli 50 respiratori per 2 milioni di abitanti della Striscia. Ad aggravare la situazione è la riduzione dell’elettricità disponibile solo 4 ore al giorno.

CONDIVISIONE, LAVORO E NOVITA' SUI VOLONTARI

Durante il mese si è acuita la violenza perpetrata dai coloni israeliani nell’area. Il 22 agosto, circa 400 alberi d’ulivo sono stati ritrovati completamente sradicati nel villaggio di Tawamin, non lontano dalla colonia di Susya. Coloni dell’insediamento di Ma’on nella notte del 18 agosto hanno distrutto una tenda di un pastore palestinese nella terra di Wadi al-Sawi. Il 14 agosto, mentre era diretto verso casa (nel villaggio di Tuba) di ritorno dalla scuola (di At-Tuwani), un ragazzino palestinese è stato inseguito dai coloni dell'avamposto illegale di Havat Ma'on. I coloni erano mascherati e armati di pistole e bastoni.
L’8 agosto i coloni di Havat Ma’on hanno fatto irruzione nel Sumud Freedom Camp, nel villaggio di Sarura, dove hanno danneggiato le proprietà del campo, tagliando i cavi elettrici dei pannelli solari, poi rubati, distruggendo il sistema idrico e deturpando l'interno della grotta.
Le forze israeliane non sono ancora intervenute per demolire il nuovo avamposto (illegale anche per la stessa legge israeliana) costruito nel corso degli ultimi mesi dai coloni di Ma’on nella terra di Umm Zeitouna, in prossimità del villaggio di Tuba.
La politica delle demolizioni da parte di Israele continua a colpire le colline a sud di Hebron. L’11 agosto l'amministrazione civile israeliana (DCO) ha confiscato materiali da costruzione e tende a Susya, Maghayir Al Abeed e Al Fakheit. Il 6 agosto, la DCO ha demolito una casa a Wadi Janish, vicino a Susiya.
Particolarmente preoccupante è stata l’installazione, il 10 agosto, di una torretta militare presso la valle di Humra vicino ad At-Tuwani. La torretta comporta il controllo militare del percorso con cui i residenti del villaggio accedono ai campi nelle valli vicine.