Ottobre 2021

Situazione attuale

Il 7 ottobre la Corte Suprema israeliana ha riconosciuto agli ebrei ultra-ortodossi il diritto di pregare alla moschea di Al Aqsa di sabato – decisione avversata dai musulmani, che hanno iniziato proteste giornaliere.
Il 14 ottobre Israele ha approvato un piano per la costruzione di nuovi insediamenti a Gerusalemme, nel quartiere di Beit Safafa, abitato soprattutto da Palestinesi; gli insediamenti interromperanno ogni collegamento territoriale del quartiere con i villaggi palestinesi dell’area.
Il 22 ottobre il Primo Ministro israeliano Naftali Bennet ha incontrato il Presidente russo Vladimir Putin, per discutere soprattutto dell’agenda economica russa in Medio Oriente. Inoltre i due politici si sono confrontati anche sulla possibilità di proporre nuove sanzioni all’Iran, in particolare per limitare il suo programma nucleare. Lo stesso giorno Israele ha dichiarato sei organizzazioni palestinesi come terroristiche: tra loro, Al Haq e Addameer. La decisione ha destato preoccupazione a livello internazionale, tanto da suscitare anche le dichiarazioni del portavoce del Dipartimento per i Diritti Umani delle Nazioni Unite per i Territori Occupati contro la scelta di Israele.

Il 24 ottobre Israele ha riconosciuto l’esistenza di oltre 1300 nuove unità all’interno degli insediamenti illegali in West Bank. Il 26 ottobre la compagnia israeliana di elettricità ha dichiarato che dal 1° novembre staccherà la fornitura di energia ai governatorati di Betlemme, Gerusalemme, Jericho e di Ramallah-Al Bireh per quattro ore al giorno, a causa del mancato pagamento da parte dell’Autorità Palestinese dei debiti accumulati nel tempo.
La decisione non prevede alcuna esclusione, neanche gli ospedali della zona saranno quindi risparmiati da questi tagli di fornitura.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Il 3 ottobre i coloni dell’avamposto israeliano illegale di Havat Ma’on hanno attaccato il Sumud Freedom Garden, distruggendo diversi alberi di ulivo e di cactus che erano stati piantati da poco. Il 4 ottobre altri 22 alberi sono stati distrutti, tra questi anche alcuni mandorli. Un altro attacco è avvenuto il 12 ottobre, causando dall’inizio del mese di ottobre, la devastazione di più di 100 alberi nel Sumud Freedom Garden.
A ottobre è anche iniziata la campagna di raccolta delle olive. L’11 ottobre durante la giornata di raccolte a Ras Al Salfit, vicino alla città di Salfit, Mohammed al-Khatib, noto attivista nonviolento di Bil’in, è stato arrestato. È stato poi rilasciato qualche giorno dopo, senza alcuna accusa.
Il 24 ottobre sono stati consegnati tre ordini di demolizione nel villaggio di At-Tuwani, nelle Colline a Sud di Hebron. Lo stesso giorno, quattro attivisti del gruppo di Youth of Sumud sono stati detenuti per diverse ore al check-point Container, vicino a Ramallah, mentre tornavano dalla raccolta delle olive nel nord della Palestina.
La mattina del 31 ottobre, infine, i coloni dell’avamposto di Avigayl sono entrati nuovamente nel villaggio di Mufaqqara, come già era successo il 28 settembre scorso, alla presenza dell’esercito israeliano, che non li ha fermati, ma ha invece allontanato i palestinesi.