Novembre 2021

Situazione attuale

Nel mese di novembre, dopo una breve riapertura ai turisti, Israele ha nuovamente chiuso i propri confini, a causa della nuova variante del Covid-19 chiamata Omicron.
L’8 novembre, per la prima volta è stata denunciata la presenza di uno spyware, usato dallo Shin Bet per sottrarre informazioni sensibili in otto telefoni cellulari di attivisti palestinesi, con la conseguente violazione della loro privacy e di quella dei loro contatti. Tra essi erano inclusi anche diversi attivisti e dipendenti delle sei ONG palestinesi che a ottobre sono state dichiarate terroriste da parte di Israele.
Il 18 novembre, in occasione del Dubai Airshow, dove lo Stato di Israele era stato invitato a partecipare, è stato firmato un accordo tra Emirati Arabi Uniti e Israele per la costruzione di armi da guerra da usare sulle navi israeliane.

Il 23 novembre, il ministro della Difesa Benny Gantz si è recato a Rabat, dove ha formalizzato una collaborazione sulla sicurezza – per ora non ufficiale – con il Marocco. Questo passo si inserisce nel rapporto di normalizzazione tra i due Stati e, più in generale, tra alcuni Stati a maggioranza araba e Israele. Il giorno successivo l’accordo è stato garantito dalla firma di un memorandum di collaborazione tra i due Stati.
Il 24 novembre sono continuate le demolizioni a Gerusalemme Est: l’Alta Corte Israeliana ha emanato 80 ordini di demolizione per altrettante abitazioni a Silwan, uno dei quartieri a maggioranza palestinese di Gerusalemme.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

Il 3 novembre l’esercito israeliano ha demolito una casa nel villaggio di Jawaya, nelle Colline a Sud di Hebron. Il 5 novembre, un gruppo di coloni ha aggredito i membri di Faz3a (campagna di sostegno e protezione dei raccoglitori durante la raccolta delle olive), durante la campagna per la raccolta delle olive a Surif, a nord di Hebron. Due Palestinesi sono rimasti feriti e sono stati portati in ospedale poco dopo.
Il 6 novembre un gruppo di coloni è entrato nel parco giochi del villaggio palestinese di Susiya, accompagnati dall’esercito israeliano, e si è fermato lì tutto il giorno; l’esercito ha dichiarato il luogo area militare chiusa e ha allontanato i Palestinesi che tentavano di avvicinarsi all’area. Nella notte tra il 10 e l’11 novembre, i coloni di diversi avamposti hanno attaccato i Palestinesi a Khallet Athaba, ferendo sei persone accorse sul luogo. Il 16 novembre, durante l’attività di accompagnamento dei bambini a scuola, uno dei giovani attivisti di Youth of Sumud è stato arrestato e portato in centrale di polizia. Il giovane è stato rilasciato solo in piena notte, a seguito del pagamento di una multa. Il 29 novembre, i coloni di Havat Ma’on hanno attaccato nuovamente la grotta di Sarura, per la sesta volta nell’ultimo anno, distruggendo il sistema idrico e tutto ciò che vi era al suo interno.