Giugno 2023

Situazione attuale

Il Presidente israeliano Natanyahu ha approvato la costruzione di oltre 5000 unità abitative all'interno delle colonie in Cisgiordania. Dall'inizio dell'anno sono state costruite 13.000 nuove case, circa il triplo di quelle costruite l'anno scorso nello stesso periodo. Tra queste risulta simbolicamente rilevante l'avvio di nuovi cantieri a Homesh, insediamento che era stato smantellato nel 2005.
Tutto questo contribuisce a innalzare la tensione e a innescare atteggiamenti violenti dai parti dei coloni, come confermato dall'OCHA (l’agenzia per gli affari umanitari delle Nazioni Unite), che ha stimato in media 95 attacchi mensili dall'inizio del 2023.
Secondo l'agenzia Associated Press, nel 2023 più di 140 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano. Il mese di giugno si è infatti tristemente aperto con l'uccisione di un bambino di appena due anni e mezzo che era nelle braccia del padre: Mohammed Tamimi. Purtroppo non si può parlare di un incidente isolato: i soldati dell'esercito israeliano agiscono in un costante stato di impunità, che favorisce il ripetersi periodico di episodi simili, senza alcuna conseguenza per gli autori.

Condivisione, Lavoro e novità sui Volontari

I volontari e le volontarie di Operazione Colomba continuano ad essere presenti e a camminare al fianco dei palestinesi che resistono all'occupazione. L'arrivo dell'estate ha modificato i ritmi delle giornate vissute all'insegna della condivisione. Le attività di accompagnamento al pascolo si concentrano nelle primissime ore del mattino e nelle ore precedenti il tramonto.
Oltre alla repressione ai danni dei palestinesi, le forze di occupazione israeliane hanno in questi ultimi mesi aumentato la pressione sugli attivisti internazionali e israeliani presenti sul campo: sequestro di fotocamere e telefoni, schedatura dei passaporti, detenzioni arbitrarie e fogli di via sono misure intimidatorie e repressive che hanno come solo scopo quello di indebolire l’efficacia della presenza di attiviste e attivisti sul campo nell’importante lavoro di documentazione, interposizione e prevenzione delle continue violenze messe in atto da coloni ed esercito israeliani.


Nel mese di giugno inoltre è emerso con maggior evidenza lo stretto legame che intercorre tra i coloni e le forze dell'ordine israeliani.
Più che con soldati, sembra di aver a che fare con una milizia privata, che non bada alla sicurezza collettiva ma difende a priori l'interesse dei coloni.
Questo atteggiamento crescente è strettamente legato alla presenza di un governo che continua a incentivare l'occupazione e i suoi soprusi.
A fine giugno si sono susseguiti attacchi ed episodi di violazione della proprietà privata nel villaggio di Tuba, dove l'esercito, di fronte al fallito tentativo di arrestare un giovane palestinese nel cuore della notte, ha arbitrariamente forato le gomme di un’auto, i cui vetri erano stati distrutti dai coloni israeliani nelle ore precedenti.