ATTIVITA'

Questo mese è stato denso di attività. Abbiamo manifestato per la prima volta in silenzio contro le vendette di sangue durante l’ora di punta nel centro di Shkoder. Lo slogan che abbiamo coniato per l'occasione è stato: DENTE PER DENTE E LA VENDETTA DI SANGUE CI HA TOLTO LA PAROLA DI BOCCA. Intanto che manifestavamo in silenzio tanta gente si è fermata incuriosita a chiedere informazioni o a sedersi in cerchio insieme a noi. È stato un bel momento: la Comunità Papa Giovanni ha partecipato in massa e anche qualche Associazione albanese che avevamo invitato ha condiviso con noi questa forma di protesta.

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SITUAZIONE POLITICA

È iniziata la campagna elettorale in vista delle elezioni dei sindaci nei vari comuni tra cui Tirana e Scutari. Lo scontro principale è tra il partito democratico di Sali Berisha (attuale presidente del consiglio) e il partito socialista di Edi Rama (attuale capo dell’opposizione e sindaco di Tirana dal 2000). Qui in Albania si può dire che i democratici stanno a destra mentre i socialisti a sinistra, anche se poi molti personaggi politici di entrambi le parti vengono dallo stesso “partito del lavoro” della vecchia scena comunista di fine regime.

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CONDIVISIONE E LAVORO

Durante questo mese abbiamo lavorato molto con i giovani delle famiglie sotto vendetta. Abbiamo proposto varie gite fuori città (tempo permettendo) e attività sportive. Stiamo cercando di far conoscere i ragazzi fra di loro. Ci stiamo rendendo conto che stiamo acquistando sempre più
fiducia da parte dei nuclei familiari. L’accoglienza è sempre calorosa e talvolta ci chiamano solo per sentire come stiamo e per sollecitare una nostra visita.
Questo mese, per la prima volta da quando siamo arrivati, il padre di un ragazzino chiuso gli ha concesso di uscire, accompagnato da noi, per partecipare ad una partita di calcetto, questo è segno che la fiducia di questa famiglia nei nostri confronti è aumentata molto in questi mesi, frutto di una costante vicinanza.

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SITUAZIONE POLITICA

Inchiodato da un video è scoppiato uno scandalo corruzione che ha costretto alle dimissioni il vicepremier Ilir Meta.
L’opposizione (Partito Socialista) il 21 gennaio ha promosso una manifestazione di piazza per chiedere le dimissioni del premier Sali Berisha (Partito Democratico). La manifestazione si è trasformata in guerriglia urbana e sono morti tre manifestanti. Le dinamiche non sono chiare ma sembra che a uccidere quegli uomini sia sta la polizia. Sembra, comunque, che siano arrivati degli spari anche dalla folla.

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