La Comunità Papa Giovanni XXIII aderisce alla
manifestazione nazionale contro la Guerra in Libia
Sappiamo per esperienza personale che la nonviolenza funziona, ma non è fatta di parole né di soli no alla guerra: chiede di essere provata, vissuta, chiede meno parole e più persone pronte a sperimentarla: è lo strumento di oggi su cui, come paese, dobbiamo assolutamente puntare.
1) I membri della Comunità ed i volontari sperimentano quotidianamente l'alternativa alla violenza in zona di conflitto armato da 20 anni. Un'alternativa c'è sempre. Anche quando parlano le armi. Vi invitiamo a venire con noi per provarlo nei progetti di Operazione Colomba e come servizio civile nazionale ed internazionale .
2) Già da tre settimane le famiglie della Comunità hanno offerto al Governo la disponibilità ad ospitare altri rifugiati, oltre a quelli che già sono stati accolti.
3) I membri della Comunità andranno in Tunisia per vivere assieme ai profughi nei campi e sperimentare cosa significa per loro l' "intervento umanitario militare" del nostro Governo e quali sono per i molti profughi eritrei, sudanesi e somali le conseguenze degli Accordi di respingimento che i Governi Italiani hanno stretto con il Governo Libico.
Il Rappresentante Legale della Comunità
Giovanni Ramonda