Agosto 2014

SITUAZIONE ATTUALE

L'aspettativa della fine degli accordi di pace è sempre molto alta ma di fatto le notizie che ufficialmente giungono all'opinione pubblica sono davvero poche.
Da studi approfonditi fatti da analisti che raccolgono informazioni e testimonianze da tutte le zone del Paese, appare invece certo che “l'ombra” dietro alla quale si celano le poche notizie sul proseguo delle trattative nasconda nodi e problematiche di portata enorme e di difficile soluzione.

Ma ciò che preoccupa è che anche ad accordi raggiunti, la strategia dei gruppi armati illegali si manterrà legata al processo di consolidamento territoriale. Il processo paramilitare non si è concluso infatti con la desmobilizzazione ma al contrario c'è stato un processo di consolidamento dei gruppi paramilitari (Urabeños e Aguilas Negras) per permettere il continuo despojo...
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CONDIVISIONE E LAVORO - VOLONTARI

Il mese di Agosto ha dato il benvenuto ad Alberto che vivrà due mesi qui, condividendo la vita in comunità, mentre ha salutato Gennaro animatore indiscusso della Holandita che è rientrato in Italia dopo tre mesi di “cagnara e simpatia” contagiosa.
Anche Silvia è ora in Italia per il suo periodo di stacco ma rientrerà presto grazie anche al rinnovo del suo visto per un altro anno!!!!
I volontari in questo mese sono stati impegnati in alcuni accompagnamenti in Cordoba e nei villaggi di Mulatos, Resbalosa e Arenas Altas, dove la situazione è apparsa tranquilla anche se per tutte queste settimane i contadini hanno continuato a segnalare una forte presenza di truppe militari e numerosissime fumigazioni alle coltivazioni illecite di coca che, come sempre, più che la coca hanno danneggiando interi raccolti di riso, mais, fagioli e yuca.
Il composto chimico utilizzato dallo Stato colombiano per queste operazioni è un mix di glifosato e altre sostanze del quale non si conosce la composizione e, di conseguenza, non si conoscono i rischi per le persone, gli animali e la natura circostante (fonti d’acqua ecc.). Il suo utilizzo è comunque considerato una violazione al Diritto Internazionale Umanitario.
Molte famiglie a causa dei danni subiti non sono in grado ora di sostenersi, mentre le autorità locali non fanno assolutamente niente per aiutarle o ripararne le perdite.
Ancor più grave la situazione nel piccolo paese di San Josè e in alcuni villaggi vicini dove dall'inizio del mese si contano numerosi scontri armati tra l'esercito e le Farc.
Tra i più gravi quello avvenuto al villaggio della Union dove i soldati hanno ucciso una ragazza minorenne, mamma di un bimbo di un anno. La morte della ragazza è stata presentata dalla famiglia, dalla Defensoria del Pueblo e da altre organizzazioni come caso di falso-positivo presso le autorità locali, e cioè come un montaggio creato dell'esercito per coprire la morte di un'innocente facendola passare come fosse accaduta in combattimento. La ragazza in realtà, insieme ad un altro giovane, è stata giustiziata dai militari. Nelle settimane successive le esplosioni nella piccola San Josè si sono susseguite ad attacchi della guerriglia alla base militare lì ubicata. Inutili le proteste dei civili e di molte organizzazioni che hanno denunciato essere incostituzionale la presenza di basi della forza pubblica e dell'esercito tra la popolazione civile. Inutili le suppliche di un contadino della comunità di pace, all'esercito accampato nei suoi terreni a Bellavista di spostarsi altrove. Lì nel mezzo di tante famiglie, la richiesta di allontanarsi per non creare situazioni pericolose non è stata ascoltata. Due giorni dopo, il 23 agosto, le Farc hanno attaccato l'esercito nel villaggio scatenando un fuoco incrociato dove le povere famiglie di contadini con bimbi e donne terrorizzati sono rimasti al centro di quell'inferno.
Sono morti dei capi di bestiame, una cavalla... sono rimasti feriti soldati, forse qualcuno è morto, come era accaduto nei combattimenti le settimane precedenti, ma niente sembra fermare questa guerra; ancora una volta coloro che rappresentano la legge violano il diritto umanitario internazionale sancito dalla IV Convenzione di Ginevra che prevede la protezione dei civili e non il loro coinvolgimento negli scontri. Senza contare le umiliazioni, le detenzioni arbitrarie che i contadini di Bellavista hanno subito prima e dopo lo scontro dai soldati che li colpevolizzavano di essere collaboratori delle Farc. Persino i bambini sono stati accusati di essere miliziani...”gonorrea di guerriglieri” si sono sentiti dire, dopo che per quasi un'ora l'esercito aveva sparato migliaia di proiettili e granate su di loro.
Questa è la realtà qui in terra colombiana aspettando un'improbabile pace.