Dicembre 2014

SITUAZIONE ATTUALE

Dopo quasi sei anni di presenza di Operazione Colomba nella Comunità di Pace di San Josè de Apartadò, si è creata l'opportunità di fare un viaggio di monitoraggio in altre zone del Paese dove altri gruppi di resistenza contadina ed indigena stanno da tempo portando avanti la loro lotta di resistenza.

In questo momento storico che vede il Governo e le FARC seduti al tavolo degli accordi di Pace, paradossalmente si fa ancora più forte l'esigenza di molti colombiani di cercare una risposta alternativa a quella che tutti sanno sarà l'invasione delle multinazionali nel Paese sudamericano.
Chi crede che la Pace non ci sarà senza che vi sia giustizia, sa bene che la firma del trattato alla Avana più che un accordo di Pace è un accordo economico. Una spartizione del territorio tra poteri e imprese nazionali e straniere che vedono la parola Pace in funzione del termine denaro.
Se a San Josè la Comunità di Pace sta denunciando da mesi i torbidi legami tra i paramilitari e le opere di infrastrutture (la strada da Nueva Antioquia, La Esperanza e Rodaxalì, la scuola in costruzione a San Josè, ecc), per favorire la futura impresa mineraria, in altre parti del Paese purtroppo le opere sono già terminate o moltiplicate e nel peggiore dei casi le imprese hanno già devastato il territorio e sfollato la gente per mettere in moto la macchina dell'estrazione mineraria.
Il viaggio di due volontarie di Operazione Colomba è stato realizzato in alcune realtà colombiane accompagnate dalla Commissione Interecclesiale di Giustizia e Pace di Bogotà nel sud del Paese, per conoscere e vedere con i propri occhi quale è il vero volto del cosiddetto sviluppo economico.
Clicca qui per leggere la relazione del viaggio.

CONDIVISIONE E LAVORO - VOLONTARI

Il mese di dicembre ha visto il rientro a inizio mese di due volontari dal viaggio esplorativo a Mapiripan, Puerto Asis e Buenaventura, e ha dato il benvenuto a Carlo Maria che vivrà tre mesi alla Holandita, mentre Silvia a fine mese è rientrata in Italia per il suo mese di stacco. La aspettiamo di nuovo a Gennaio qui in comunità. I volontari hanno accompagnato la comunità nel monitoraggio dei villaggi dove l'esercito sta facendo presenza in modo costante (La Esperanza, Arenas Altas e Buenos Aires, La Union) e non senza creare disagi e pericoli per la popolazione civile costretta a vedere limitati i propri spostamenti e l'accesso alle terre da coltivare.
L'equipe sul campo ha gioiosamente accolto, per una visita breve ma intensa, Antonio e Franco i quali hanno valorosamente raggiunto l'Aldea de Paz a Mulatos nonostante l'impervio cammino dovuto alle forti piogge che in quei giorni di inizio dicembre hanno reso il tragitto un mare di fango, potendo così vivere in prima persona le fatiche e la speranza che accompagna di giorno in giorno ogni membro della Comunità di Pace.
Anche qui si sono accese le luci del Natale: alberi di Natale con bottiglie di plastica abbelliscono le case, il Presepe realizzato dai bambini è esposto nell'atrio della biblioteca dove i piccoli e non piccoli, accompagnati da Brigida e dalla sorella Mariela, si sono ritrovati alla sera per la novena natalizia.
Tre volontari di Operazione Colomba hanno accompagnato la Comunità di Pace a Mulatos dove si è svolta l'assemblea generale durata due giorni. E' questo un momento molto importante per i membri che ne fanno parte i quali, riuniti nel chiosco principale dell'Aldea di Pace, sono chiamati a discutere su varie tematiche interne al processo comunitario. I gruppi di accompagnanti internazionali presenti sono stati invitati a partecipare all'apertura della riunione nella quale padre Javier ha fatto un'analisi della situazione attuale in riferimento agli accordi di Pace in corso a Cuba. Terminati i due giorni di “lavori”, nel pomeriggio della vigilia di Natale è iniziata la festa con la preparazione della natilla (un tortino dolce fatto con mais, cannella, pazzetti di formaggio e panela) e buñuelos (palline di farina e formaggio). Verso sera sono poi iniziate partite di domino e balli al ritmo vallenato fino allo spuntare del sole. Il giorno di Natale i volontari si sono messi in cammino per fare rientro in Comunità dove il gruppo Palomas si è riunito. Due volontari di Operazione Colomba sono infatti rimasti alla Holandita su richiesta del consiglio interno della Comunità di Pace per accompagnare coloro che non avevano potuto raggiungere Mulatos e per sorvegliare la Comunità. I volontari, insieme alla gente rimasta, hanno trascorso la vigilia di Natale organizzando una cena tutti insieme e trascorrendo qualche ora giocando a tombola e domino.
Il 26 dicembre don Miguel Holguin Tuberquia, membro di Comunità da 18 anni, dopo mesi di malattia, in cui gli sono stati vicini i cari, la Comunità e i volontari di Operazione Colomba, è tornato al Padre.